Pubblicato da pochi giorni, con una veste grafica molto curata grazie al lavoro della Lynx Ediciones, la nuova edizione dell’Atlante europeo degli uccelli nidificanti in Europa – European Breeding Bird Atlas (EBBA2) curato dall’European Bird Census Council (EBCC).
Un grande lavoro (1000 pagine scritte da 348 autori diversi e con 568 illustrazioni di 46 artisti) di aggiornamento della prima edizione (pubblicata nel 1997) durato oltre 10 anni di cui 5 di rilevamenti di campo (2013-2017) e che ha visto il censimento di oltre 550 specie ornitiche nidificanti nel Vecchio Continente.
Questo il lavoro in cifre
- 556 specie di uccelli nidificanti (di cui ben 39 alloctone)
- 120.000 ricercatori sul campo impegnati
- 48 partner nazionali coinvolti
- 5.110 quadranti di 50×50 chilometri con informazioni sugli uccelli nidificanti
- 11.075.000 i km2 coperti
- 699 mappe di abbondanza
- 446 mappe di cambiamento (confronti con la prima edizione)
- appendice con 69 specie molto rare o nidificanti irregolari
Solo sulla piattaforma Ornitho.it, molto nota a birdwatchers e ornitologi italiani, sono stati caricati ben 4 milioni di dati utilizzati per l’Atlante, degli oltre 18 milioni forniti nel complesso dai 5.000 appassionati che collaborano al sito.
I dati raccolti fotografano una situazione in costante evoluzione, dove i cambiamenti climatici e la perdita di habitat sono tra i fattori principali che condizionano il trend delle popolazioni di uccelli europei.
A questo proposito un contributo importante è stato dato dalla nostra LIPU con il progetto Fbi (Farmland bird index), che ha consentito uno specifico approfondimento sugli ecosistemi agrari.
E proprio quest’ultimo focus ha evidenziato come gli effetti negativi sulle specie degli ambienti agricoli, in particolare di quelle legate agli habitat rurali tradizionali, hanno colpito soprattutto nella regione mediterranea e nell’Europa occidentale e centrale.
Lo stato di salute delle campagne italiane peggiora di anno in anno
Allodole, rondini, cardellini e passeri, un tempo comuni, si sono dimezzati tra il 2000 e il 2019. Le popolazioni di altre specie tipiche di queste zone sono letteralmente crollate: ad esempio il saltimpalo è diminuito del 73%, il calandro del 72%, il torcicollo del 71% e l’averla piccola del 62 %.
In Italia sono le aree di pianura a far registrare il trend peggiore (-46%) rispetto a quello nazionale o degli ambienti di collina o di montagna.
Comunque i dati ottenuto da EBBA2 non sono certo solo negativi. Nel complesso nell’ultimo trentennio (ovvero confrontando anche i dati di EBBA1) il 35% delle specie ha incrementato il proprio areale distributivo, tra cui l’Airone guardabuoi, la Cutrettola testa gialla o il Gabbiano corallino. Mentre il 25% lo ha ridotto, come ad esempio il Combattente, l’Otarda, la Ghiandaia marina e l’Ortolano. La maggioranza delle specie potremmo dire che si “barcamenano”, con andamenti più o meno fluttuanti.
Quelle che continuano ad aumentare sono, invece, le specie esotiche che, come abbiamo visto, sono ormai quasi quaranta a riprodursi in Europa.
Tra le specie nidificanti rilevate circa l’11% (59) sono quelli concentrate principalmente in Europa (quasi endemiche) mentre sono 40 quelle che si trovano solo nel Vecchio Continente (endemiche).
Circa l’influenza dei cambiamenti climatici, oltre agli effetti sull’evoluzione degli habitat naturali e agrari, il dato che forse colpisce di più è lo spostamento degli areali riproduttivi verso Nord: in media di circa 28 chilometri in 10 anni (circa un chilometro all’anno).
Infine, un altro dato preoccupante è che i notevoli cambiamenti nei paesaggi e nel clima europei hanno provocato l’estinzione di alcune specie autoctone con popolazioni già molto ridotte durante l’EBBA1, come ad esempio la Quaglia tridattila o di altre specie che colonizzavano naturalmente il continente europeo e che oggi si sono ritirate, come il piccolo Rondone indiano.
Atlante europeo degli uccelli nidificanti in Europa – European Breeding Bird Atlas
di 348 autori diversi, 568 illustrazioni di 46 artisti
1.000 pagine, 90 Euro
Lynx Ediciones
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