La dieta esclusivamente a base di bambù dei panda giganti (Ailuropoda melanoleuca) non è adatta alle caratteristiche del loro intestino, che è molto più simile a quello di un onnivoro – da cui si sono evoluti – rispetto a quello di animali esclusivamente erbivori.
Questo è quanto emerge da una ricerca cinese pubblica su mBio, il giornale dell’American Society of Microbiology. Gli studi sono stati condotti di 54 esemplari e ne è emerso che il tratto digestivo dei panda manca degli enzimi necessari a digerire la cellulosa. In compenso, è stata rilevata la presenza di Escherichia/Shigella e Streptococco, flora batterica che caratterizza il tratto digestivo di animali che si cibano anche di carne.
Dagli studi è inoltre emerso che, sebbene i panda trascorrano dalle 12 alle 14 ore al giorno mangiando bambù, riescono ad assimilarne solo il 17%.
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