Viene presentato oggi Il Volo rapito, l’ultimo libro di Marco Mastrorilli, dedicato al traffico illegale internazionale di gufi e altri animali.
Il mercato del traffico degli animali esotici ha radici lontane. Basta pensare a quanti leoni, leopardi, tigri, orsi. ma anche elefanti, antilopi, cervi e cammelli furono sacrificati nei circhi e nelle arene dell’antica Roma per soddisfare la passione di imperatori e popolo per le venationes, gli spettacoli in cui venivano inscenate battute di caccia alla fauna selvatica.
Marco Mastrorilli, scrittore naturalista, ornitologo, specializzato nella ricerca e studio dei rapaci notturni, alle nefandezze perpetrate dall’uomo ai danni della fauna dedica il suo ultimo libro: “Il volo rapito – Le scomode verità sul traffico illegale di gufi e altri animali”, che viene presentato proprio oggi nel corso del Live streaming sul canale YOU TUBE GUFO TUBE a partire dalle 11.30, a cui parteciperanno una serie di ospiti.
La storia che si ripete
Realizzato a quattro mani con Raffaella Maniero, grande appassionata di animali e anch’essa autrice di libri, Il Volo rapito è un lungo viaggio in mondi di ieri e di oggi, di cui spesso ignoriamo l’esistenza, dove i diritti degli animali sono calpestati dalla ricerca del profitto.
Il libro si apre con un interessante excursus storico che ci rammenta un buon numero di specie ormai estinte sotto la pressione del commercio illegale, con i retroscena inimmaginabili di alcuni traffici che ancora oggi si perpetrano. Come quello dei rapaci notturni, generato da credenze popolari, maldicenze, usanze mediche e rituali religiosi, che in tutto il mondo mettono in moto una scellerata razzia e in pericolo le popolazioni di gufi e civette.
Gufi e civette nelle culture dei popoli
Per comprendere le radici della persecuzione ai danni dei rapaci notturni, gli autori sono tornati indietro alle varie culture dei popoli che si sono susseguite nella storia.
Dal rispetto degli antichi Egizi e antichi Greci per queste creature al sentimento di avversione dei Romani che nel Medioevo divenne vera e propria persecuzione, nella convinzione che gufi e civette fossero animali maligni, iettatori legati alle tenebre. Una tradizione alla quale non si poterono sottrarre neanche corvi, pipistrelli, lupi, serpenti, rospi, gatti.
Nel corso della storia gufi e civette hanno suscitato reazioni contrastanti e ancora oggi e così.
Le culture mesoamericane non li amarono e li utilizzarono spesso in sacrifici propiziatori. Nei popoli nativi americani, il sentimento fu contrastante, spiriti protettivi per alcuni, cattivo presagio per altri.
Nella maggior parte delle tribù africane i rapaci notturni sono animali malvagi, tanto che ancora oggi vengono uccisi e perseguitati.
In Giappone, il gufo è invece il “difensore del villaggio”, mentre in Cina i rapaci notturni sarebbero i traghettatori dei defunti nell’aldilà.
In India, il gufo è avvolto da energia positiva e nella religione induista la civetta è simbolo di virtù, saggezza e veggenza. Tuttavia, proprio in India, si tiene ogni anno il Festival delle luci durante il quale si compie una vera e propria strage di rapaci notturni a scopo propiziatorio.
«Questo tassello di conoscenza è fondamentale per poter sviluppare la più corretta analisi rispetto alle dimensioni, all’eccentricità e alla crudeltà del mercato di frodo che sta investendo la fauna selvatica e, nello specifico, gli Strigiformi» spiegano gli autori nel libro.
Decine di migliaia di uccelli in via di estinzione vengono ogni anno commercializzati illegalmente nei mercati asiatici della morte, i “bird street-market”, in cui sono vendute numerose specie protette, tra cui molti rapaci notturni. Vengono commercializzati come animali domestici, oppure per essere impiegati nella medicina, più o meno tradizionale, e in altri casi come cibo.
«Anche in Indonesia l’allevamento e il commercio di uccelli sono tradizioni estremamente radicate. Da una ricerca guidata dall’Università di Oxford e BirdLife Indonesia – scrivono gli autori – 584mila nuclei famigliari all’interno delle città trattengono quasi due milioni di uccelli, di cui oltre la metà catturati in natura con la diretta conseguenza dello sterminio della popolazione selvatica, in tutta la regione».
Il salto di specie
Scarsità di igiene e presenza di animali stipati in gabbie anguste e sovraffollate sembrano la situazione l’ideale per la diffusione di alcuni virus con “salti di specie” pericolosi per l’uomo. «Quanto accaduto in merito al COVID-19 è solo uno dei tanti esempi che possiamo fare parlando di zoonosi generatesi in questi ambienti – dicono gli autori –. E Purtroppo non sembra essere solo un problema cinese».
Dal commercio di uova di gufi in Africa a quello sul web
Il libro approfondisce, poi, la triste vicenda del lucroso commercio illegale di uova di gufo in Africa, legato a credenze woodoo, ma anche quella del traffico di uccelli, scimmie e altri animali dell’America latina, sottratti alla foresta e venduti negli Stati Uniti, Europa e Oriente. Spesso con l’appoggio del web, dove il Cyber-crime sul traffico di animali esotici è molto attivo. E poi il fenomeno Harry Potter, con la moda di possedere gufi e civette in casa…
Insomma, quello aperto da questo libro è un vaso di Pandora pieno delle nefandezze dell’uomo sulla natura. Che va letto, perché conoscere aiuta a compiere le scelte giuste e a essere responsabili.
Nota: nella seconda parte del libro le esclusive interviste ad autorevoli esperti:
Heimo Mikkola, James Duncan, Raju Acharya, Peter Wadhams, Maria Pia Casarini, Chiara Grasso.
Il volo rapito –
Le scomode verità sul traffico illegale di gufi e altri animali”
di Marco Mastrorilli e Raffaella Maniero
Noctua Book
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com