Entro il 2040, l’Arabia Saudita è intenzionata ad abbandonare i combustibili fossili e a passare alle energie rinnovabili.
L’annuncio è stato dato dal ministro Ali Al-Naimi. Alla base della scelta della super potenza del Golfo ci sarebbero essenzialmente motivi economici. “Continuare a tenere bassi i prezzi del greggio non renderebbe svantaggioso il passaggio all’energia rinnovabile, anzi. Il solare potrebbe addirittura essere più economico dei combustibili fossili”, ha spiegato.
Il progetto dello stato arabo non sembra essere solo un miraggio, dal momento che sono già stati messi sul piatto 109 miliardi di dollari per la ricerca e lo sviluppo nel campo delle rinnovabili.
La scelta dell’Arabia Saudita di abbandonare il petrolio potrebbe cambiare radicalmente lo scacchiere politico ed economico del mondo, dal momento che – proprio nella parte orientale dello stato arabo – sono conservati i più grandi giacimenti petroliferi del paese. Anche per questo, le dichiarazioni di Al-Naimi sono state accolte con scetticismo. Ma la proposta non è nuova: già nel 2012 era stata resa nota l’intenzione di passare, in tempi ragionevolmente brevi, all’utilizzo di sole energie rinnovabili.
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