Si deve alla lungimirante creatività dell’industriale Ermenegildo Zegna la costruzione della Strada Provinciale 232, più nota col nome di Panoramica Zegna, aperta nel 1938 e oggetto del nostro itinerario. In questo periodo dell’anno (maggio), i rododendri, piantati per abbellire le pendici su cui s’inerpica la strada, sono tutti in fiore e rendono la Panoramica un tripudio di colori. Il giro, lungo 88 km è piuttosto impegnativo. Due sono le salite importanti: quella per arrivare a Bielmonte e quella per raggiungere la galleria Rosazza, per poi scendere al monumentale Santuario d’Oropa. I rari affacci sul Monte Rosa, la grandiosa vista su tutta la pianura Padana fino agli Appennini, la scoperta del nascosto Santuario di San Giovanni e del ben più famoso Santuario di Oropa ci ripagano della fatica spesa durante le ascensioni, poi un articolato ritorno tra i boschi e i paesini delle colline intorno a Biella ci riporterà al punto di partenza. Per questo giro, il borgo di Coggiola, rappresenta una valida base di partenza.
Come arrivare
Coggiola si raggiunge dalla A 26 con uscita a Romagnano Sesia, attraversato il Sesia sul Ponte Nuovo, percorrere la SP 165 fino a Serravalle Sesia, poi ancora dritto sulla SP 299. A Torame girare a sx sulla SP 71, superare Crevacuore, a Pray tenere la dx per Coggiola.
Itinerario
Coggiola, Portula, Trivero, Bielmonte, Piaro, Valmosca, Santuario San Giovanni, Rifugio Rosazza, Santuario di Oropa, Pralungo, Tollegno, Andorno Micca, Callabiana, Camandona, Veglio, Mosso, Crocemosso, Ponzone, Pray, Coggiola.
Punti d’interesse
Parcheggiata l’auto nei pressi di Coggiola, iniziamo subito a salire lungo la SP 113 direzione Portula, Trivero. La pendenza non è faticosa e si tratta di pochi km. Raggiunto il borgo di Trivero, passiamo davanti ai numerosi edifici Zegna e seguiamo i cartelli per l’ Oasi Zegna. La salita si fa un po’ più impegnativa, ma distratti dalla tavolozza dei colori e dal soave profumo che i rododendri fioriti ci regalano, non ne faremo un dramma.
Man mano che guadagnamo quota, l’affaccio verso valle, direzione Sud, acquista profondità e distanza. Purtroppo soltanto in due occasioni avremo l’opportunità di guardare verso Nord e vedere la boscosa distesa dell’Oasi Zegna sotto di noi con la bianca e abbagliante mole del Monte Rosa a farle da sfondo. Raggiunto quota 1100 m. slm, la nostra strada diventa pianeggiante e passa attraverso la stazione sciistica di Bielmonte, poco dopo inizia una lunga discesa tra i prati, gli alberi di betulle e i masi di pietra che ci porterà ai paesini di Piaro e Valmosca. Passiamo sopra il Torrente Cervo e giriamo a sx per il Santuario di San Giovanni e il Santuario di Oropa.
Siamo presto di nuovo in salita, all’ombra di un fitto bosco, dopo pochi km. ci troviamo davanti al portale del Santuario di San Giovanni. Vale senz’altro la pena di entrarvi: sia per una breve visita, sia per l’ottimo ristorante.
Una pausa e si riparte
Dopo la sosta, inizia la parte più dura della gita. Si sale in modo deciso, ma con il conforto di ampi tornanti, quasi pianeggianti. Passiamo prima tra i boschi e poi sul crinale della nuda montagna fino ai 1448 m. slm dove si trova la Galleria di Rosazza e l’omonima Locanda. La galleria non è illuminata, ma per fortuna si vede dall’altra parte, il fondo stradale è costituito da lastroni un po’ sconnessi: ne consegue di usare la massima attenzione per attraversarla!
Dall’altra parte inizia una veloce discesa a tornanti con la vista sul monumentale Santuario di Oropa. Dopo un rapido giro intorno al maestoso complesso eretto tra il XVII e il XIX secolo, è ora di intraprendere il ritorno.
Scendiamo con pendenza decisa in direzione Biella. Giriamo a sx per Pralungo, poi raggiungiamo Tollegno dove attraversiamo il Torrente Cervo e puntiamo su Adorno Micca. Ci troviamo tra le colline del Biellese e da qui in poi siamo circondati da un dedalo di stradine dove non è affatto semplice orientarsi: la segnaletica lascia il tempo che trova ed è un attimo sbagliare strada e ritrovarsi a Biella. Dopo Adorno Micca giriamo a dx per Callabiana, dove è tutto un susseguirsi di salite e discese tra boschi, paesini storici e cappelle votive. Risaliamo fino a circa 700 m. slm per arrivare a Camandona., Restando su stradine minori, pochissimo trafficate, attraversiamo in mezza costa le colline dirigendoci verso Est, tra pianori e modeste discese, passando dai graziosi borghi di Veglio, Mosso, Crocemosso, poi, più in basso, Ponzone. Seguiamo il corso del fiume Ponzone fin quasi a Pray, dove, alla rotonda, giriamo a sx per tornare a Coggiola.