L’Università di Pavia possiede da tempo una vasta collezione di quasi mezzo milione di reperti zoologici, raccolti nel corso degli ultimi quattro secoli.
Questo interessante patrimonio storico-naturalistico, alla cui formazione hanno contribuito numerosi studiosi, tra cui scienziati del calibro di Lazzaro Spallanzani, Giuseppe Balsamo Crivelli o Mario Pavan (tutti docenti dell’Università pavese in epoche diverse) o anche di esploratori come il pavese Luigi Robecchi Bricchetti, ha conosciuto negli anni varie vicissitudini, senza mai trovare una collocazione degna del suo valore.
Oggi questa carenza è stata finalmente colmata, con l’inaugurazione, il 21 settembre 2019, di Kosmos, del nuovo Museo di Storia Naturale dell’ “Alma ticinensis” ovvero appunto l’Università di Pavia.
Il progetto ha comportato un grande lavoro di restauro e “riammodernamento”, in chiave espositiva, non solo di numerosi reperti che avevano subito le inevitabili ingiurie del tempo, ma anche della prestigiosa sede espositiva.
Il Museo Kosmos è ospitato, su una superficie di 1200 mq., nei saloni al piano terreno dello storico Palazzo Botta, elegante edificio Settecentesco posto nel centro cittadino ed edificato dal marchese Luigi Botta che era, come scriveva lo storico Luigi Malaspina nel 1819, “dimora destinata all’alloggio de’ Principi”. Ospitò infatti personaggi come Napoleone Bonaparte (nel 1805, con la sua consorte Giuseppina), Francesco I d’Austria, l’arciduca Ferdinando d’Asburgo, il maresciallo Joseph Radetzky, Vittorio Emanuele II di Savoia.
Un viaggio nella scienza
La filosofia espositiva del nuovo museo si basa sull’idea del viaggio come impresa scientifica, avventura, percorso esplorativo per illustrare la variabilità della natura, le acquisizioni scientifiche più straordinarie e le grandi problematiche globali del mondo attuale.
Infatti, attraverso la vita, i viaggi e le ricerche di grandi naturalisti come Charles Darwin, Alexander von Humboldt, Lazzaro Spallanzani, Carlo Linneo e Georges Cuvier, si affrontano temi anche moderni quali i cambiamenti climatici, le grandi estinzioni delle specie, l’ecologia e l’impoverimento della biodiversità, il depauperamento delle risorse.
I reperti storici della collezione, che espone 2.343 reperti tra i più rari dell’intero patrimonio museale (ma solo il 2% del totale) e risalenti in prevalenza al Sette e Ottocento, sono collocati all’interno di un allestimento moderno in grado di valorizzare le testimonianze del passato andando incontro alle funzioni e alle esigenze di un museo moderno. Il percorso espositivo proposto si presta a essere fruito a più livelli, appositamente studiato per cercare di soddisfare differenti tipologie di pubblico: studenti, famiglie, bambini, appassionati e curiosi, senza tralasciare gli esperti e i ricercatori.
Il percorso di visita attraversa 11 saloni espositivi permanenti e una suggestiva sala per le mostre temporanee (in questi giorni e sino al 6 gennaio 2020 dedicata allo scottante tema dell’inquinamento da plastica nei mari) attrezzati con numerose vertine, diorami, modelli, 13 video e 23 postazioni gioco (4 giochi multimediali + 9 giochi meccanici + 4 grafiche a muro + 6 cassetti grafici).
Info
Il Museo Kosmos è aperto 6 giorni la settimana (lunedì escluso), dalle 10.00 alle 18.00. L’ingresso costa € 6 (ridotti € 4 per ragazzi da 6 a 26 anni e over 65) e gratuito per bambini 0-5 anni; studenti UNIPV; diversamente abili/invalidi e un accompagnatore; guide turistiche, docenti accompagnatori di scolaresche; docenti nell’ambito dell’attività didattica legata alle scienze naturali; giornalisti.
Per informazioni: Museo di Storia Naturale, p.zza A. Botta 9 – Pavia; tel. 0382-986220; info.kosmos@unipv.it; www.museokosmos.eu
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com