Nome
Rigogolo (Oriolus oriolus)
Descrizione
Passeriforme delle dimensioni di uno Storno, inconfondibile per il piumaggio del maschio, avente corpo giallo e ali nere. La femmina ha le parti superiori del corpo verdi (tendenti al giallo sul groppone e sul capo) e ali nere. Di carattere elusivo, la sua presenza è spesso segnalata dal canto flautato, anch’esso non confondibile con quello di altre specie.
Fenologia
In Italia è migratore regolare e nidificante. È un migratore a lungo raggio che sverna nell’Africa subsahariana, dall’Equatore fino al Sudafrica, tranne che in una stretta fascia occidentale fino a sud della Namibia.
Habitat
Specie eminentemente forestale, abita i boschi di caducifoglie con una preferenza per i boschi ripariali e i querceti, con presenza di alti alberi (superiori ai 20 m); si adatta molto bene anche alle estese monoculture di pioppi, purché di una certa età (oltre 7 anni) e siano presenti cespugli di sambuco, le cui bacche costituiscono una ricercata fonte di cibo a fine estate.
Mostra una preferenza per i boschi luminosi e le densità appaiono più elevate dove gruppi di alberi e boschetti si alternano ad aree aperte. Per la nidificazione sono scelti pioppi, querce, noci, castagni e, più raramente, anche i rami flessibili dei salici.
Distribuzione
Il Rigogolo ha ampia distribuzione in Europa; il limite settentrionale dell’areale passa dalla Danimarca, attraversa la Svezia meridionale, la Finlandia sudorientale fino a raggiungere la Siberia, sempre a latitudini inferiori a 60°61°N. I limiti meridionali raggiungono l’area mediterranea, ove si fa più raro e manca da alcune isole.
La specie è ampiamente distribuita in Italia, lungo la penisola ed in Sicilia. Nelle regioni settentrionali è limitata ad aree di pianura e bassa collina, ove è diffusa in boschi fluviali, pioppeti e frutteti fino a circa 600 m, mentre spostandosi verso sud raggiunge anche quote più elevate, fino a 1.500 m in Sicilia. Diviene più raro nelle estreme regioni meridionali ed in Sicilia mentre, pur nidificando in Corsica, è assente dalla Sardegna. La popolazione italiana è stimata in 40.000-100.000 coppie.
Stato di conservazione
Il suo stato di conservazione viene valutato favorevole a livello europeo. È specie soggetta a fluttuazioni, verosimilmente legate alle condizioni meteorologiche. Risente del taglio dei boschi di alto fusto, con conseguente degrado o distruzione dell’habitat idoneo alla nidificazione. Nella Pianura Padana una minaccia è costituita dall’irrorazione dei pioppeti industriali con pesticidi.
di Fabio Casale, Fondazione Lombardia per l’Ambiente
Supervisione scientifica: Giuseppe Bogliani, Università degli Studi di Pavia
tratto da:
Casale F., 2015. Atlante degli Uccelli del Parco Lombardo della Valle del Ticino.
Parco Lombardo della Valle del Ticino e Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
Foto: Antonello Turri