Una femmina di orso marsicano è stata uccisa da un’auto.
L’incidente è avvenuto lungo la Strada Statale 652, a poca distanza dal centro abitato di Rionero Sannitico (IS).
L’orsa è stata trovata agonizzante e con gli arti posteriori paralizzati sul bordo dell’adiacente strada statale 17 da alcuni automobilisti di passaggio e che hanno subito dato l’allarme
Purtroppo l’animale è morto dopo poco e a nulla è servito l’arrivo dei biologi e veterinari dell’Ente Parco e dei Carabinieri forestali, che hanno solo potuto constatare il decesso dell’animale e ricostruire sommariamente le dinamiche dell’incidente.
Popolazione di appena 50 individui
La popolazione di orso marsicano conta non più di una cinquantina di individui. Per questo, ciascun decesso – e in particolar modo quello di una femmina adulta e in età riproduttiva – rappresenta una grossa perdita.
«Ogni decesso per cause antropiche di un individuo rappresenta un tragico evento per la conservazione dell’esigua popolazione di Orso bruno marsicano, che conta ormai poco più di 50 individui spiega il WWF –. In questo caso l’evento appare ancora più drammatico, in quanto si tratta di una femmina adulta in età riproduttiva in un’area di espansione potenziale della specie, dove le femmine di orso arrivano purtroppo sempre più raramente. Ancora una volta, rinnoviamo l’invito alla prudenza da parte degli automobilisti».
L’esempio virtuoso delle Gole del Sagittario
Un esempio virtuoso per la tutela dell’orso marsicano arriva dall’Oasi WWF Gole del Sagittario.
Da tempo all’interno dell’area si sperimentano tecniche volte alla riduzione del rischio da impatto, attraverso studi di road ecology e l’istallazione di dissuasori ottici e acustici anti-attraversamento sempre più complessi.
L’Oasi, che è anche una Riserva Regionale, ha deciso di utilizzare parte dei fondi che la Regione Abruzzo ha destinato alle proprie aree protette per la messa in sicurezza di alcuni tratti di strada attraverso un sistema chiamato Animal reflector, composto da dissuasori luminosi che riflettono la luce in tutte le direzioni creando una vera e propria barriera ottica che scoraggia gli animali ad attraversare, oltre a catarifrangenti acustici. L’emissione sonora viene attivata dai fanali delle auto ed è udibile in un raggio di 50-100 metri per una durata approssimativa di circa 1,5 secondi. Questo segnale acustico viene chiaramente recepito dai selvatici e li induce a non attraversare la carreggiata durante l’avvicinamento del veicolo.
Piccole strategie per proteggere concretamente il plantigrade più raro d’Europa.
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com