Nel 2017 ciascun italiano ha prodotto in media 488,7 chilogrammi di spazzatura, dato in lieve flessione rispetto a quanto registrato per il 2016.
A tracciare la mappa dell’Italia dei rifiuti è il nuovo rapporto Istat che ha fotografato le abitudini dei cittadini.
Quanti rifiuti produciamo
Emerge così che, sulla media nazionale, il 55,5% dei rifiuti urbani prodotti è differenziato, cifra ancora lontana dall’ambizioso obiettivo del 65%.
I maggiori quantitativi di rifiuti urbani pro capite sono prodotti nel Nordest (541,5 kg per abitante) e nel Centro (537,7).
Minore è, invece, la produzione di rifiuti nel Nordovest (475,3 kg per abitante), nelle Isole (451,6) e nel Sud (435,7).
Pur mostrando il più alto livello di rifiuti urbani prodotti, il Nordest raggiunge la percentuale maggiore di raccolta differenziata, pari al 68,3%.
Nel Nordovest, invece, il livello di raccolta differenziata risulta inferiore (64,5%), ma aumenta di 2,2 punti percentuali rispetto all’anno precedente ed è prossimo al raggiungimento dell’obiettivo del 65%. Molto al di sotto, invece, risultano il Centro, il Sud e le Isole (51,8%, 47,0% e 31,6%), anche se con dati in crescita rispetto al 2016 (+3,2, +3,7 e +5,5 punti).
Nell’Italia insulare si evidenzia la bassa performance della Sicilia (21,7%), nonostante l’aumento di 6,3 punti percentuali sul 2016, mentre in Sardegna si raggiunge il 63,1% di raccolta differenziata.
Ma come emerge dal confronto tra il livello di produzione dei rifiuti e la percentuale di raccolta differenziata, non sempre a livelli elevati del primo corrispondono le quote maggiori della seconda e viceversa.
Le regioni più virtuose e quelle maglia nera
Le regioni con maggiore produzione di rifiuti urbani sono l’Emilia-Romagna (642,2 kg per abitante) e la Toscana (600).
Tuttavia, la prima regione li raccoglie in modo differenziato per il 63,8%, mentre i cittadini della seconda conferiscono in maniera adeguata i rifiuti solo nel 53,9% dei casi.
Molise e Basilicata registrano invece i livelli più bassi di rifiuti prodotti (rispettivamente 377,0 e 345,2 kg per abitante) a cui corrispondono quote altrettanto basse di raccolta differenziata (30,7% e 45,3%).
Quali sono i materiali più differenziati
Il rapporto mostra anche quali sono i materiali maggiormente presenti nei sacchi della differenziata dei cittadini italiani.
L’86,6% degli italiani effettua con regolarità la raccolta differenziata della carta e l’85,9% del vetro.
Il 71,3%, invece, ricicla correttamente l’alluminio.
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