Per continuare a pedalare anche d’inverno, vi propongo un altro giro, per nulla impegnativo, che si svolge nella pianura Padana Lombarda, tra Lodi e Crema. La lunghezza è di 82 km e anche senza correre, si percorre in meno di quattro ore. Ho scelto accuratamente strade molto poco frequentate che, lungo il percorso, ci portano a visitare 7 chiese: alquanto differenti per stili ed epoche, sono tutte interessanti e sconosciute alla maggior parte dei turisti.
Come arrivare.
Autostrada A1 uscita Lodi, dirigersi verso la Città, proseguire sulla Tangenziale Sud di Lodi verso dx e seguire le indicazioni per Crema. Imboccare via Felice Cavallotti, al semaforo a dx per Cadilana.
Itinerario.
Cadilana, Corte Palasio, Abbadia Cerreto, Casaletto Ceredano, Rubbiano, Credera, Montodine, Castelleone, Santuario della Misericordia, Ripalta Arpina, Ripalta Vecchia, Crema, Ripalta vecchia, Ripalta Arpina, Santa Maria in Bressanoro, Castelleone, Montodine, Credera, Rubbiano, Casaletto Ceredano, Abbadia Cerreto, Corte Palasio, Cadilana.
Punti d’interesse.
Lasciata l’auto al parcheggio comunale di Cadilana, ci avviamo verso Sud/Est. Costeggiando il Parco dell’Adda Sud, percorriamo una stradina asfaltata che passa da Corte Palasio e ci porta, serpeggiando ad angoli retti, attraverso la piatta campagna coltivata, fino ad Abbadia Cerreto. Qui troviamo la prima delle sette chiese. Questo paese si è sviluppato attorno all’Abbazia del Cerreto, fondata nel 1084 da Alberico di Montecassino. Dell’abbazia resta solamente la chiesa di San Pietro (XII Secolo) di architettura romanico-gotica.
Proseguiamo lungo la nostra strada per attraversare Casaletto Ceredano. In vista del cimitero giriamo a dx tra prati e boschetti, incrociamo e superiamo la SP 169. Lasciando alla nostra dx Robbiano arriviamo a Credera. Dopo il paese giriamo a dx e percorriamo 3 km della SP5. Al secondo incrocio per Moscazzano, giriamo a dx e seguiamo la strada per Montodine. Nel centro del paese ammiriamo la barocca facciata della Parrocchiale. Dopo aver demolito la piccola chiesa precedente, nel XVIII sec è stata completata quella attuale e successivamente consacrata da Mons. Lombardi nel 1757. Attraversiamo il fiume Serio e giriamo a sx: prossima destinazione Castelleone. Percorriamo la graziosa cittadina lungo via Roma, con i suoi bassi portici. Lasciata la Torre Isso (sec. XI) sulla nostra sx, proseguiamo lungo la via Bressanoro. Davanti al Centro Commerciale giriamo a sx e, poi, a dx nel Viale Santuario che, infatti, ci porta davanti al Santuario Beata Vergine della Misericordia. Fu eretto tra il 1513 e il 1516 in onore delle apparizioni di Maria alla contadina Domenica Zanenga l’11 maggio 1511.
Con cautela ci inseriamo a sx sulla via Castelleonese, poi svoltiamo alla prima a dx per Rivalta Arpina. Proseguiamo lungo il confine del Parco del Serio sulla SP52 passando per Ripalta Vecchia. Poi, sempre dritto, attraversiamo la via Visconti, costeggiamo un canale, fino ad entrare nella città di Crema. Giriamo a dx, scavalchiamo il Serio e, da via Mazzini, accediamo nella zona pedonale della città, sbucando nella scenografica Piazza del Duomo. Dopo aver ammirato la facciata a vela del Duomo, passiamo sotto il Torrazzo e, a metà della via XX Settembre, ci deliziamo gli occhi davanti alla doppia facciata barocca e asimmetrica della Chiesa della Trinità. Percorso a ritroso fino al Piazzale delle Rimembranze, qui giriamo a sx, in viale Santa Maria della Croce, per percorrere i 2 Km che ci separano dal Santuario omonimo. Questa armoniosa Basilica rotonda, dalla pianta a croce greca, fu progettata dall’architetto lodigiano Giovanni Battagio, allievo del Bramante. Attorno al 1500 il Battagio abbandonò il cantiere che fu affidato a Giovanni Montanaro, per completare l’opera con alcune sue modifiche.
Il Ritorno.
Lasciamo questa bella Chiesa rinascimentale e ripercorriamo la via dell’andata fino al Santuario Beata Vergine della Misericordia, alle porte di Castelleone. Qui, tra il chiostro ed il bar, imbocchiamo via Villa della Misericordia. Nel mezzo del parcheggio parte una pista ciclabile che, tagliando tra i campi, ci porta a Santa Maria in Bressanoro. La settima, e anche la più impressionante, Chiesa del nostro pellegrinaggio. Se l’esterno stupisce per la sua posizione solitaria e la sua estrema semplicità, l’interno colpisce per lo splendido ciclo di affreschi che racchiude.
La nostra ciclabile continua fino a entrare a Castelleone. Poi, non ci resta che ripetere in senso inverso l’itinerario dell’andata per ritrovare l’auto a Cadilana.
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