Dopo essere riuscita a esplorare Marte, ora il più ambizioso progetto della Nasa è proteggere la Terra. L’Agenzia Spaziale americana ha preso di mira le emissioni degli aerei di linea, una delle fonti rilevanti di gas serra che sono dispersi nell’atmosfera. La Nasa sta finanziando 5 progetti di ricerca nell’ambito dell’iniziativa Green aviation con l’obiettivo di dimezzare il consumo di carburante degli aerei passeggeri, di ridurre il rumore e – fattore più importante – di tagliare del 75% le emissioni di CO2.
L’iniziativa della Nasa arriva un solo mese dopo che la United States Environmental Protection Agency ha dichiarato le emissioni degli aerei una minaccia per la salute umana e uno dei fattori che contribuiscono ai cambiamenti climatici. Questa “allerta” lanciata dall’Agenzia – che però non determina nuove regole per le compagnie – arriva dopo 9 anni di petizioni e cause legali da parte delle associazioni ambientaliste, che chiedono una regolamentazione delle emissioni degli aerei di linea.
Secondo l’associazione no-profit Air Transport Action Group, le compagnie aeree di tutto il mondo sarebbero state globalmente responsabili della produzione di 860 milioni di tonnellate di CO2 nel 2105, una fetta rilevante dei circa 40 miliardi di tonnellate di emissioni prodotte dall’intera attività umana. È più del 2% del totale.
Il programma della Nasa punta a ridurre queste emissioni.
Tra i progetti finanziati, ci sono quello di un’ala pieghevole che può svolgere in parte anche le funzioni dell’alettone di coda, migliorando l’efficienza aerodinamica; un nuovo tipo di cella combustibile; un motore elettrico ad alto potenziale fabbricato con stampanti 3D; una nuova batteria al litio; una nuova e sottilissima antenna che produce meno resistenza all’aria.
Haldane Dodd, responsabile comunicazione dell’Air Transport Action Group, ha ricordato che, però, occorrerà molto tempo prima che le soluzioni trovate possano entrare in produzione, perché l’industria aeronautica ha come primo obiettivo la sicurezza: “Ogni nuovo concetto deve essere studiato e sperimentato a fondo e il processo di test è più rigoroso che in altri settori”.
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