A Inner Farne, in Inghilterra, non è difficile fotografare le sterne artiche, perché nel periodo della nidificazione assalgono letteralmente i turisti e i fotografi che sbarcano sull’isola. Sinceramente non so se sia positivo far sbarcare persone sull’isola delle sterne in un momento così delicato, perché lo stress da disturbo umano è senz’altro notevole.
I ragazzi del National Trust, l’ente inglese che tutela la colonia, mi hanno spiegato però che il disturbo umano causa stress alle sterne nidificanti, ma allontana anche i predatori delle uova, come gabbiani reali e mugnaiacci, quindi, a conti fatti, non è poi così dannoso far circolare persone tra la colonia degli uccelli. Sono rimasto comunque perplesso, anche se probabilmente il loro ragionamento fila. Ad ogni modo, poiché comunque facevo parte della comitiva di fotografi, approfittando dell’indole battagliera delle sterne, ho provato a fotografarle mentre mi “assalivano” cercando un perfetto controluce per avere una cornice luminosa intorno al piumaggio.
Purtroppo, fotografare con il sole “dentro” l’obiettivo non è molto semplice, ma a volte si ottengono foto spettacolari anche se spesso molte sono da buttare. Questa volta mi è andata bene per una serie di circostanze fortunate, soprattutto perché una seconda sterna è apparsa sullo sfondo quasi contro il sole, mitigando il riflesso e donando più valore alla composizione dell’immagine.
Come fotografare le sterne
Per la ripresa ho usato Nikon D3s con uno zoom 16-35 chiuso a diaframma 16. Un flash, impostato in TTL, mi ha aiutato a non ottenere un’immagine troppo scura, mantenendo l’azzurro del cielo. Nel fotogramma originale la scena è decentrata, perché scattavo alla cieca, appena le sterne arrivavano minacciose sulla mia testa, senza guardare nel mirino. Sistemando l’immagine ho preferito darle un taglio quadrato, perché mi sembrava il più adatto.
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