Questa foto delle gru giapponesi, riprese durante il loro rituale amoroso, è stata realizzata nell’isola giapponese di Hokkaido in pieno inverno.
Per fermare il movimento ho utilizzato un tempo abbastanza veloce (1/500s) sovraesponendo di 2/3 di stop rispetto all’indicazione dell’esposimetro automatico, per rendere il bianco della neve candido. La difficoltà principale, considerato l’alto numero di animali presenti e la rapidità e imprevedibilità della danza, è stata isolare gli animali su uno sfondo omogeneo.
Per raggiungere il risultato ho utilizzato una focale lunga (500mm) e ho inquadrato una zona lontana; poi ho aspettato che le gru iniziassero a danzare proprio nell’area prescelta così da evitare di includere altri animali nel fotogramma.
Per rendere la neve cadente è fondamentale avere uno sfondo scuro, che nel mio caso era prodotto dagli alberi in lontananza, un effetto ottenuto posizionandomi alla stessa altezza delle gru. In questo genere di fotografia non scordate mai guanti, cappello, scaldamani e spirito di sacrificio… Quando ho scattato questa foto il termometro segnava –15 °C! (Nikon D2X, Sigma 500mm, 1/500s, f7.6, ISO 100. Treppiedi Gitzo).
Simone Sbaraglia, fotografo
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com