La mattina del 28 maggio 2021, poco prima di mezzogiorno Beatrice, la prima e più precoce falchetta nata sul Grattacielo Pirelli ad aprile, si è schiantata contro i vetri della Scheggia, il grattacielo di Via Melchiorre Gioia 22 a Milano.
Ancora una volta le superfici riflettenti di un edificio da poco completato si sono rivelate letali per un rapace prezioso come il falco pellegrino, che nidifica ormai da molti anni su quello che era il palazzo-simbolo della Regione Lombardia.
Dopo lo schianto della Torre Galfa del 2019, si ripete ancora il triste destino di un giovane falco, non ancora esperto nel vivere nell’ambiente urbano, ricco di cibo, ma anche di insidie tecnologiche.
Le vetrate mietono vittime tra l’avifauna selvatica a ogni latitudine, un problema ecologico vero nell’ecosistema urbano. Il corpo della falchetta, raccolto da Roberta Cairoli che lavora presso la Scheggia, è stato affidato ai Carabinieri Forestali di Milano.
I rapaci sono monitorati ogni anno sul nido attraverso telecamere a circuito chiuso dal naturalista della Regione Guido Pinoli e dai suoi collaboratori, che inanellano i giovani prima del loro involo e li dotano di radio-zainetti, in modo da poterli seguire per alcuni mesi e studiarne così abitudini e spostamenti.
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