Fra tutti gli uccelli che solcano i cieli del parco del Gran Paradiso, il più maestoso, come dimensioni ed eleganza, è sicuramente il Gipeto.
Precedentemente estinto in tutto l’arco alpino, è stato reintrodotto con successo e non è raro oggi vederlo volare all’interno del parco. Un giorno di marzo dello scorso anno, il mio intento era proprio quello di fotografarlo nel suo ambiente e così, insieme ad un amico, ci recammo in una delle valli piemontesi del Gran Paradiso. Dopo diverse ore in attesa, eccolo arrivare in tutto il suo splendore: teneva fra le zampe un osso, probabilmente di camoscio, che lasciò cadere più volte nel tentativo di spezzarlo. Il Gipeto rimase a volteggiare sopra le nostre teste per una buona mezz’ora, continuando a ripetere la stessa operazione fino a quando, riuscito nel suo intento, ingoiò le varie parti dell’osso e volò via.
Nel riguardare le foto una volta arrivato a casa, mi accorsi dell’ulteriore sorpresa: un camoscio sullo sfondo, era rimasto a godersi lo spettacolo, probabilmente incuriosito dal volo di questo gigante del cielo. Un colpo di fortuna, senza dubbio, che tuttavia ha ripagato i numerosi tentativi andati a vuoto e che mi ha permesso di vincere il prestigioso primo premio del concorso “Fotografare il Parco”.
Guido Muratore, fotografo naturalista
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