Arrivato alle Galapagos, ho avuto il timore che non sarei mai riuscito a scattare le fotografie che avevo immaginato. Le restrizioni di orario e l’impossibilità di avvicinarmi ai soggetti ponevano ostacoli tali che decisi di lasciare la mia reflex in albergo. Messa nello zaino la mirrorless e un paio di ottiche, decisi di uscire – un po’ deluso devo ammetterlo –
alla ricerca di qualcosa di interessante.
Questo esemplare di fregata magnifica (localmente chiamata Fright Bird) sembrava mi stesse chiamando e, così come sempre faccio quando fotografo gli animali, ho cercato di stabilire un contatto. Volevo avvicinarmi il più possibile, la guardavo, a quel punto la fregata magnifica ha iniziato
a gonfiare il sacco golare, puntandomi il becco e volgendomi il suo sguardo scuro. Ho capito subito che la foto doveva essere perfettamente simmetrica: in primo piano quel dettaglio del sacco, che con il suo arancione acceso doveva occupare gran parte della foto per poter bilanciare lo sguardo scuro e torvo. Mai avrei immaginato che questa fotografia mi avrebbe regalato tante soddisfazioni e anche un premio molto ambito.
Dati di scatto: Nikon 1 V1 – 200mm – 1/320 sec. at f / 7.1
Simone Sbaraglia
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