Studiare il Dna antico e moderno delle specie a rischio per salvarle dall’estinzione. C’è anche questo tra i compiti che hanno visto impegnati gli scienziati dell’Unità di Zoologia-Antropologia del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa.
L’ultimo caso sul quale si sono focalizzati gli studi di Monica Guerrini e Filippo Barbanera è quello della lontra dal pelo liscio (Lutrogale perspicillata), animale classificato dall’Unione internazionale per la conservazione della Natura come “vulnerabile”.
«La lontra dal pelo liscio è un predatore all’apice della catena alimentare delle paludi di acqua dolce in cui vive – ha spiegato Barbanera -. Si tratta, quindi, di una sorta di sentinella ambientale dal momento che questo animale è molto sensibile alla presenza di inquinamento e al disturbo di origine antropica nell’ecosistema».
L’areale di distribuzione della lontra dal pelo liscio va dall’Iraq al Borneo, ma la sua popolazione è in costante declino. In Iraq, ad esempio, era dagli anni ’50 che questa specie non veniva avvistata.
Ed è proprio dallo stato mediorientale che è partita la ricerca dei due scienziati italiani. «Attraverso le analisi del Dna antico e moderno abbiamo ricostruito la struttura genetica delle popolazioni di lontra dal pelo liscio e i loro rapporti evolutivi anche con altre specie di lontra presenti in Asia, ottenendo così importanti indicazioni per la gestione di questo mammifero – ha spiegato Guerrini -. In particolare, l’analisi biogeografica ha individuato l’origine della specie nel sub-continente indiano: successivamente la lontra a pelo liscio si è espansa sia nel sud est asiatico, sia verso occidente giungendo fino all’Iraq. Proprio in questo stato è ospitata una sottospecie che si è rivelata essere non solo endemica, ma anche quella evolutivamente più recente. A Singapore, infine, sono stati rintracciati esemplari di lontra dal pelo liscio che hanno subito ibridazioni con la lontra dalle piccole unghie (Aonyx cinereus), un’altra specie che vive in Asia orientale. Si tratta, questo, del primo caso al mondo di incrocio in natura tra due specie di lontre – ha concluso la scienziata».
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