Oggi si celebra la Giornata mondiale dei gufi. Tra gli uccelli, i gufi sono gli animali che esercitano il maggior fascino e magnetismo in virtù di una serie di elementi morfologici e adattativi che li rendono davvero unici.
Sono animali che hanno scelto la notte per cacciare, difendere il territorio, riprodursi, ovvero le ore avvolte nel mistero dell’oscurità, quelle che tolgono sicurezza a prede e a predatori.
I rapaci notturni, invece, sono stati capaci di evolversi in modo davvero straordinario. Innanzitutto, hanno sviluppato un volo silenzioso, grazie al piumaggio soffice e dotato di una sfrangiatura sulle penne dal potere fonoassorbente.
I loro occhi, che vedono in modo molto diverso dai nostri, sono perfettamente adattati alla visione notturna ma per cacciare i rapaci notturni fanno affidamento sull’udito, che è davvero straordinario.
Essendo privi di padiglioni auricolari, i canali uditivi sono disposti in modo asimmetrico e questo consente a gufi e civette di ricevere il suono con una modalità non stereofonica. I dati ricevuti si incrociano e si crea una sorta di mappa tridimensionale che favorisce la caccia nell’oscurità del più veloce dei roditori.
I rapaci notturni fanno parte dell’ordine degli Strigiformi, dal latino striges-strega formes-forma, ovvero uccelli dalle sembianze di strega. Sono un gruppo di animali non particolarmente numerosi se pensiamo che su oltre 10 mila specie di uccelli presenti nel mondo solo 270 sono inclusi tra gufi, civette, barbagianni, assioli, allocchi…
Questa giornata di celebrazione è molto importante perché permette di accendere i riflettori sugli importanti problemi di conservazione che coinvolgono molte specie di rapaci notturni.
La minaccia più grave per la conservazione generale riguarda il cambiamento degli habitat sempre più interessati dalla pressione antropica nonché dal Climate Change.
Grido d’allarme per il Gufo delle nevi e il Barbagianni
Ad esempio, tra le specie in declino e minacciate nel medio periodo di estinzione abbiamo il Gufo delle nevi (Bubo scandiacus) che in virtù dello scioglimento del ghiaccio artico sembra davvero condannato a un triste destino.
Denver Holt, celebre ornitologo americano che monitora i gufi delle nevi americani, ha lanciato un forte grido d’allarme perché i censimenti dei nidi mostrano un declino che pare inarrestabile.
In Italia, il rapace notturno che segna il calo demografico più marcato è il Barbagianni che perde ogni anno potenziali siti riproduttivi, costituiti soprattutto da vecchi edifici che vengono ristrutturati o finiscono per crollare.
Anche la mortalità stradale incide in modo significativo sulla vita dei rapaci notturni italiani che sovente muoiono a causa dell’impatto con le automobili.
Per celebrare questa giornata il Gruppo Italiano Civette ha organizzato un evento di grande fascino in una ridente località del lago maggiore, Laveno.
Un appuntamento per chi ama i rapaci, con un programma molto interessante che si sviluppa partendo da un laboratorio per bambini e ragazzi nella bellissima cornice di villa Frua.
Alle 20.30 sempre a Villa Frua avrà luogo una conferenza sul canto dei rapaci notturni a cura dell’ornitologo e scrittore Marco Mastrorilli.
Alle 21.30 avrà seguito con un’escursione a piedi nel Parco Castello per ascoltare e vedere gli allocchi e le civette che popolano uno scenario da favole lungo le sponde del lago.
Per info e prenotazioni scrivere a gufotube@gmail.com
Necessaria la prenotazione.