Forse non ci si pensa, ma il pesce potrebbe presto finire. Gli stock ittici, infatti, tra poco non potranno più reggere la pressione alla quale sono sottoposti e tante specie rischiano di scomparire.
Per cercare di arginare in parte il problema è necessario un consumo maggiormente consapevole, rispettoso dell’ecosistema marino e della stagionalità.
Per aiutare i consumatori ad orientarsi in questo dedalo di offerte dalla provenienza non sempre chiara Greenpeace ha stilato una guida.
I criteri da seguire
Provenienza, stagionalità, taglia minima e metodi di pesca. Sono queste le parole che dovremmo tenere a mente ogni volta che acquistiamo del pesce. Come è stato pescato? Da dove viene? Alcune delle varietà maggiormente consumate in Italia – tra cui tonno, pesce spada e merluzzo – vengono pescate con metodi distruttivi che non solo svuotano il mare, ma danneggiano anche interi ecosistemi.
Le specie da scegliere
Secondo Greenpeace sono otto le specie di pesce da privilegiare:
-Il calamaro (Loligo vulgaris). Le stagioni migliori per consumarlo sono l’autunno e l’inverno. La normativa non definisce una taglia minima, ma la dimensione raccomandata è quella superiore ai 12 cm.
-Il cefalo (o muggine) (Mugil ccephalus). Questo pesce è reperibile tutto l’anno. Le carni forniscono un buon apporto di nutrienti e viene pescato nel Mediterraneo. Bisogna scegliere esemplari di almeno 20 cm.
-La lampuga (Coryphaena hippurus). Varietà presente tutto l’anno, ha carni magre, saporite e compatte, facili da sfilettare, ricche di vitamina A e sali minerali. La misura minima, in questo caso, è di 7 cm.
-L’orata (Sparus aurata). Per via delle sue carni pregiate è uno dei pesci maggiormente consumati, ma andrebbe scelto solo in primavera e in autunno. La maggior parte dell’offerta presente sul mercato viene dall’acquacoltura. Sono da preferire, in questo caso, animali allevati in Italia e con una dimensione di almeno 20 cm.
-L’ombrina (Umbrina cirrosa). Da acquistare in autunno e in inverno, è un pesce molto comune nel Mediterraneo. Anche in questo caso, mai comperare pesci di dimensioni inferiori ai 7 cm.
-La ricciola (Seriola dumerili). Si trova in tutte le stagioni tranne che in primavera. È un grande pesce pelagico che può raggiungere i 2 metri di lunghezza ma, tuttavia, occhio agli esemplari con dimensioni inferiori ai 7 cm.
-La seppia (Sepia oficinalis). Mollusco da consumare in autunno e in inverno, ha carni magre e povere di colesterolo.
-Il tombarello (Auxis spp). Pesce primaverile e autunnale che non deve mai essere acquistato se di dimensioni inferiori ai 7 cm, ha carni rosse molto compatte.
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