I gruccioni, oltre che per la loro bellezza, sono conosciuti anche per la loro straordinaria abilità nel cacciare gli insetti in volo. Le prede, infatti, sono catturate in aria e mai quando sono posate. Chi ha avuto modo di osservare questi uccelli durante la caccia (e non è così difficile visto la grande diffusione che hanno i gruccioni nei nostri territori) avrà notato i loro repentini cambiamenti delle traiettorie di volo nell’inseguimento di una preda che tenta di invano di scansarsi. Molte volte, però, le vittime non si accorgono nemmeno del predatore in arrivo e lo schiocco del becco arriva improvviso, senza che abbiano avuto tempo di rendersene conto.
Durante l’allevamento dei pulcini la caccia è intensificata e i genitori dapprima portano al nido insetti piccoli come damigelle, mosche e farfalline, poi nutrono i giovani con prede più consistenti, come le grosse libellule e pure le coriacee cicale. I gruccioni catturano anche insetti con il pungiglione, come le api ad esempio, e prima d’ingoiarli sbattono gli insetti sul posatoio per togliere loro l’aculeo. Durante il corteggiamento, i maschi sono soliti offrire insetti in dono alle femmine per dimostrare, come se ce ne fosse bisogno, la propria abilità nella caccia. Nella foto che vedete, il maschio ha catturato una grossa libellula e, prima di offrirla alla femmina, la getta in aria per riprenderla dal verso giusto e offrirla alla compagna dalla parte della testa. In questo modo la femmina potrà ingoiare direttamente l’insetto evitando l’attrito delle ali che sarebbe maggiore se la libellula fosse ingoiata dalla parte della coda. Insomma, è una sorta di galanteria, come quando noi, in cucina, offriamo un coltello a un ospite porgendoglielo dalla parte del manico e non della lama.
Come fotografare i gruccioni
La scena è stata ripresa da appostamento temporaneo nei pressi di un posatoio messo in precedenza. Ho usato un obiettivo Nikon 500 mm f/4, chiuso e f/5,6 e tempo di posa 1/2000 di secondo.
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