Il pesco, nome latino (Prunus persica), appartiene alla famiglia delle Rosaceae ed è un albero originario della Cina, il cui frutto viene definito anche “frutto dell’immortalità”.
In Italia e’ diffuso su tutto il territorio.
In estate quando i disturbi renali sono più frequenti, la pesca, diuretica e tonica, risulta di valido aiuto. È un buon rivitalizzante e ricostituente per via dei molti sali minerali e vitamine che contiene, in particolare: potassio, rame, fosforo, ferro, magnesio, sodio, calcio, zinco, vitamina A, C, B, K ed E.
La sua polpa succosa non è solo buona e dissetante, ma aiuta a sopportare meglio il caldo e, inoltre, contribuisce a reintegrare i sali minerali persi con il sudore.
Le pesche piacciono praticamente a tutti per quel loro gusto fresco, fanno benissimo alla pelle e aiutano il nostro organismo a liberarsi dalle tossine. Oltre a risultare un ottimo snack, la pesca aiuta a contrastare l’invecchiamento delle cellule e della pelle grazie alla presenza di carotenoidi che si trasformano a loro volta in vitamina A, importante anche per la salute degli occhi.
Il nocciolo della pesca contiene un seme che dovremmo assolutamente evitare di ingerire in quanto contiene un principio noto come amigdalina, capace di liberare acido cianidrico, dai notevoli effetti tossici!
L’albero del pesco possiede anche una delle più belle e affascinanti fioriture di sempre, prima ancora che le foglie coprano i suoi rami, arrivano i fiori rosa che, in contrasto con il legno, rendono il tutto altamente suggestivo e romantico.