di Marco Bertolino e Maria Paola Ferranti
Come gli altri muricidi, anche Stramonita haemastoma era utilizzata in passato per l’estrazione della porpora. La porpora è un colorante che si ottiene da una sostanza vischiosa bianco-giallastra, prodotta da una piccola ghiandola posta nel mantello di alcuni gasteropodi, appartenenti alla famiglia Muricidae. Dall’ossidazione di questa sostanza bianco-giallastra (purpurina) si ottiene il colore porpora. Questo colorante è stato apprezzato fin dall’epoca dei Fenici, che lo utilizzavano per tingere i tessuti delle tuniche. Per tingere una sola tunica occorrevano migliaia di individui, per questo la porpora era un colorante molto pregiato.
Descrizione
Stramonita haemastoma (Linnaeus, 1767). Gasteropode con conchiglia di forma ovale (lunga fino a 9 cm), robusta, con i giri appiattiti nella parte dorsale e con tubercoli arrotondati. L’apertura è ovale e molto ampia, caratterizzata da una colorazione rosso-arancione e con il labbro esterno finemente denticolato e ha un corto canale sifonale. Il colore è grigio o brunastro, ma spesso non è visibile, in quanto la conchiglia è epibiontata da altri organismi. Presenta un opercolo corneo con il nucleo spostato verso il margine ed è di colore bruno scuro. È carnivora e si ciba soprattutto di bivalvi. Nel periodo estivo depongono le uova in capsule biancastre pseudo-cilindriche con la base più stretta, attaccate al substrato una vicina all’altra. È una specie edule di interesse commerciale.
Habitat
Vive su substrati rocciosi, da pochi metri sino a 30 m di profondità.
Distribuzione
Presente in tutti i mari italiani, tranne il Nord Adriatico.
L’Atlante e i suoi autori
Questa scheda è tratta dall’Atlante della flora e della fauna “Pinneggiando nei mari italiani”, frutto di anni di studio e della passione di Marco Bertolino e Maria Paola Ferranti per il mondo marino e che ha come obiettivo di mettere in risalto la complessa biodiversità dei mari italiani e di farne conoscere le meraviglie. Il volume descrive oltre 650 specie, dalle alghe ai mammiferi, ed è preceduto da un’introduzione sui principali ambienti presenti lungo le coste italiane, dalla superficie alle maggiori profondità, in un’alternanza di aree sabbiose, ciottolose e rocciose, caratterizzate da habitat marini peculiari.
Marco Bertolino e Maria Paola Ferranti sono biologi marini dell’Università degli Studi di Genova, da anni impegnati nella ricerca.
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