Ormai si sa che in Africa il bracconaggio non costituisce soltanto un danno per la fauna, ma una delle risorse economiche che sostengono le attività terroristiche di gruppi legati all’Isis. Il 40 per cento dei finanziamenti arrivano da qui, collocando questo business illegale al quarto posto dopo traffico di esseri umani, droga e armi. D’altronde, non c’è da stupirsi, visto che le zanne d’elefante sono quotate fino a cinquemila dollari al chilo e che per un corno di rinoceronte si arriva anche a novantamila.
Davide Bomben, 40 anni, un passato nelle forze di sicurezza privata, è istruttore capo del PPA (Poaching Prevention Academy), il centro che in Namibia addestra le squadre anti bracconaggio che operano poi in Sud Africa, Zambia, Kenya, Tanzania e Congo. Un addestramento di 6 mesi che prepara gli uomini ad affrontare una vera e propria guerra, che non risparmia nessuno.
Come dimostra l’assalto al Thula Thula Rhino Orphanage, il centro sudafricano per il recupero del rinoceronte dove il 26 febbraio scorso un commando di sette persone ha assaltato il Parco, ucciso due cuccioli privandoli del corno, picchiato le guardie, messo al muro i volontari del parco e violentato una studentessa danese.
Come si svolgono le training missions
L’ultima training mission del team PPA si è svolta presso la riserva privata di Ongava, in Namibia, insieme a un team specializzato in Krav Maga, utilizzo dei droni e pronto soccorso tattico. Due settimane finalizzate a migliorare le competenze e gli equipaggiamenti dei ranger della riserva privata confinante con il Parco Nazionale Etosha. Di grande importanza è stato anche il corso di pronto soccorso tattico tenuto da Luca Vercesi, direttore Italia e Namibia di PPA: tre giornate in cui i ranger si sono cimentati con bendaggi israeliani, corretto uso del tourniquet, controllo segni vitali e gestioni emergenze da traumi. Ad accompagnare il team italiano anche Stephan Chatton, francese, esperto internazionale di sicurezza per aree ad alto rischio, che ha messo a disposizione della riserva di Ongava tutta la sua esperienza nell’uso dei droni, definendo vantaggi e limitazioni dell’uso dei quadricotteri.
Questa seconda training mission è stata fortemente voluta dal direttore della riserva anche a causa dell’aumento dei casi di bracconaggio a danno dei rinoceronti in Namibia. Il corso ha avuto un forte focus sui sistemi di deterrenza attivi e passivi con particolare attenzione alle tecniche di imboscata e contro imboscata.
Lowa e Poaching Prevention Academy insieme per la protezione dei rinoceronti
Gli istruttori PPA hanno scelto da anni le calzature Lowa, ideali anche in questi climi difficili, con punte di 44/45 gradi per diverse ore al giorno. Spine, rocce di dolomia, caldo infernale e lunghissime ore di lavoro quotidiano hanno sollecitato non poco le Lowa e il team istruttori. Così Bomben al rientro dalla Namibia: «Da anni Lowa è al mio fianco , anzi ai miei piedi, durante le lunghe e intense missioni in Africa, ore e ore di marcia, poligono, tracking di leoni e rinoceronti. Dal fango dell’Africa centrale alle pietraie e savane di quella australe, le Lowa sono sempre con me”.
Se desiderate aiutare la PPA per la protezione dei rinoceronti potete visitare questo sito e adottare uno dei rinoceronti della riserva di Ongava.
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