Li chiamano zonkey, o zebrasino, gli incroci tra padre zebra e madre asino e ogni qualvolta ne nasce uno, anche perché sono rarissimi, suscitano curiosità e interesse da parte del pubblico. Proprio per questo Zonk, un esemplare ibrido di tutto rispetto con tanto di strisce sul dorso e le zampe, è stato la star di un circo per dieci anni, costretto a viaggiare di qua e di là senza mai incontrare un suo simile. Ma la fortuna del circo a un certo punto è finita e gli animali sono stati messi all’asta: le alternative per Zonk non erano molte, o si trovava un compratore o sarebbe finito al macello. Per sua fortuna una benefattrice delle Pennsylvania lo ha visto su internet e ha deciso di salvarlo e di affidarlo alle cure dell’Integrity’s Haven Equine Rescue della Nuova Scozia, un centro istituito per la cura e il recupero di animali in difficoltà, dove già era ospitata Zelda, una femmina di sei anni nata da un incrocio zebra-asino come lui.
Dopo 16 ore di viaggio Zonk è arrivato nella sua nuova casa ma, abituato alla solitudine e a spazi piccoli, non si è mostrato affatto contento del trasferimento, almeno finché non ha incontrato Zelda. Gli equini, infatti, in particolare gli asini, formano forti legami con uno o due esemplari indipendentemente dal sesso e così è stato anche per loro, tanto che sono diventati ben presto inseparabili. Attualmente Zonk e Zelda dormono nella stessa stalla, giocano e mangiano insieme e, inutile dirlo, sono diventati le star del Centro.
Ippo, l’unico zebrasino italiano
Anche in Italia esiste un santuario che recupera equini maltrattati o abbandonati, è il Rifugio degli Asinelli di Sala Biellese, in Piemonte, che ospita attualmente circa 140 animali. Qui, però, non ci sono zonkey ma, oltre ad asini e a qualche pony, diversi muli e bardotti, nati dall’incrocio tra cavalli e asini. L’unico zebrasino italiano, diventato famosissimo, è Ippo, nato nel 2013 in un rifugio di animali di Firenze.
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