Anche la famosa etologa e conservazionista Jane Goodall si è unita all’appello di molte associazioni europee e ha chiesto a Ursula von der Leyen un incontro urgente per discutere della questione delle gabbie negli allevamenti.
La Commissione europea, infatti, non ha mantenuto l’impegno, preso a fronte delle richieste chiare e inequivocabili di milioni di cittadini, di proteggere con leggi più adeguate miliardi di animali allevati in Europa.
Nel 2020, la Commissione europea si era impegnata a rivedere la legislazione sul benessere degli animali nell’ambito della strategia Farm to Fork e del Green Deal, ma – denunciano Animal Equality, Animal Law Italia, CIWF Italia, Essere Animali e LAV –secondo le anticipazioni uscite sul programma di lavoro 2024, non ha incluso le proposte promesse per l’aggiornamento delle ormai antiquate normative di protezione degli animali allevati.
Solo una proposta per modificare il regolamento sui trasporti di animali vivi sarà pubblicata a dicembre, prima della scadenza dell’attuale mandato.
Restano in sospeso le normative sugli animali da allevamento, sulla macellazione e sull’etichettatura. Particolarmente preoccupante è l’assenza di una chiara tempistica per il regolamento sulle condizioni degli animali in allevamento e per una legislazione che elimini gradualmente le gabbie, in risposta all’Iniziativa dei Cittadini (ICE) “End the Cage Age”, firmata da 1,4 milioni di cittadini.
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com