Presso Capo Peloro, estrema punta orientale della Sicilia, Mar Tirreno e Ionio si incontrano in un vorticoso gioco di correnti che spazza lo Stretto di Messina. Il promontorio dà il nome alla lunga teoria di creste e crinali che caratterizzano i Peloritani, le montagne del Messinese strette tra i due mari, da cui è possibile abbracciare l’Etna, le Eolie e la Calabria con un solo sguardo.
Non molto elevati, ma ricchi di torrenti e fitti boschi, questi monti sono un frammento di catena alpina che, negli ultimi 30 milioni di anni, si è letteralmente staccato dall’Europa continentale ruotando e migrando nel tempo verso la sua posizione attuale. E proprio la natura geologica, che ha dato origine ad un’altimetria nervosa, li distingue nettamente dai morbidi e ampi paesaggi dei vicini Nebrodi, nonché dalla mole inconfondibile dell’Etna che si impone all’orizzonte verso sud. Geologia e paesaggio, una posizione eccezionale e la fitta rete di sentieri fanno dei Peloritani una meta escursionistica con enormi potenzialità.
Il gruppo escursionistico “Camminare i Peloritani” offre una serie di trekking interessanti per scoprire gli angoli più nascosti ed affascinanti di questa piccola catena montuosa, di cui vi presentiamo una breve selezione.
Le Gole Ranciara
Conosciute anche come Gole di San Giorgio, le Gole Ranciara si trovano nel territorio di Antillo, sul versante ionico dei Peloritani. Il nome sembra derivare dalla presenza di aranceti o, più probabilmente, dagli insediamenti basiliani che venivano definiti “granci”.
Rocce e cascate creano un paesaggio bellissimo arricchito dalla lussureggiante vegetazione e dalle vertiginose pareti a strapiombo. Facendo attenzione a non avventurarsi da soli, ovviamente, e con un abbigliamento adatto, nel caso in cui il livello e il deflusso delle acque lo consenta, è possibile in alcuni punti fare un bagno ristoratore. Lungo il corso del torrente si trovano inoltre delle opere di archeologia idraulica di indubbio interesse
La Valle degli Eremiti
A monte di Fiumedinisi, piccolo centro del messinese, si apre la bellissima Valle degli Eremiti, un canyon discontinuo e spesso sormontato da una spettacolare galleria vegetale di lecci, corbezzolo e macchia mediterranea, che serpeggia per circa 2 km nel verde delle montagne. Il nome trae origine da alcune nicchie scavate nella roccia, che si offrivano come giaciglio per pellegrini e, appunto, eremiti. Il percorso risale l’intera vallata fino a raggiungere la cresta dei Peloritani. Da qui, in breve, è possibile proseguire fino a Monte Scuderi (1253 m) una delle cime più alte, da cui è possibile ammirare uno spettacolare panorama sull’Etna e visitare alcune antiche neviere.
Il Bosco di Malabotta
Lecci, cerri, querce e faggi compongono uno dei boschi più belli di Sicilia: il bosco di Malabotta. Tutelata da una riserva naturale orientata, l’area forestale è situata all’estremo settore occidentale dei Peloritani ed è attraversata da diversi percorsi e strade sterrate che si snodano in uno scenario quasi incantato.
Il sentiero più affascinante è forse quello “dei Patriarchi”, dove cerri maestosi ed antichissimi svettano, quasi completamente coperti di muschio, sul sottobosco umidissimo e ricco di felce. Si tratta del nucleo più antico del bosco di Malabotta, da cui è anche possibile ammirare uno straordinario panorama sull’Etna e sulla Valle dell’Alcantara.
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