Le Seychelles si sono poste l’obiettivo del 15% di energie rinnovabili entro il 2030 e di raggiungere il traguardo di emissioni nette pari a zero entro il 2050.
Un tassello importante di questo processo di avvicinamento all’obiettivo delle emissioni zero è il grande impianto fotovoltaico da 5 megawatt, progettato nella laguna di Providence sulla costa orientale di Mahé.
Una volta completato, le Seychelles avranno costruito il più grande impianto solare galleggiante in acqua salata del mondo. I lavori per la costruzione dovrebbero iniziare quest’anno, dopo la firma di tre accordi per il progetto.
Le Seychelles, un arcipelago di 115 isole nell’Oceano Indiano, sono note per le spiagge incontaminate, le acque cristalline e l’abbondante vita marina. Ma questo paradiso tropicale sta diventando anche un esempio lampante di come l’energia solare possa svolgere un ruolo significativo nel mercato energetico di un Paese.
Le centrali solari galleggianti sono una soluzione innovativa per Paesi come le Seychelles, dove la terra è scarsa e preziosa, perché possono essere installate su specchi d’acqua senza occupare preziose risorse terrestri.
La firma su un laboratorio galleggiante
Gli accordi per il progetto sono stati firmati nel corso di una cerimonia molto simbolica a bordo dell’Energy Observer, un laboratorio fotovoltaico galleggiante, partner ufficiale della società francese di energie rinnovabili Qair, partner del progetto.
Questa firma conclude le trattative iniziate nel novembre 2019 quando Qair si è aggiudicata la gara d’appalto per lo sviluppo di un progetto solare galleggiante nella Repubblica delle Seychelles.
«Il governo è determinato a garantire la sicurezza energetica attraverso i migliori investimenti e l’utilizzo di energie rinnovabili alle Seychelles» ha dichiarato il Ministro dell’Agricoltura, del Cambiamento Climatico e dell’Energia, Flavien Joubert, nel suo discorso dopo la firma degli accordi.
Sono state completate tutte le valutazioni di impatto ambientale necessarie per garantire che il progetto non rappresenti un pericolo per l’ambiente circostante: poiché i pannelli saranno sulla superficie dell’acqua, non avranno, infatti, effetti sulle specie sottomarine.
Il progetto dovrebbe non solo contribuire alla sicurezza energetica del Paese, ma anche creare opportunità di lavoro e stimolare la crescita economica.
Transizione energetica
La prima fase della transizione energetica delle Seychelles è già stata realizzata, con l’installazione di pannelli fotovoltaici su edifici selezionati, tra cui il complesso residenziale di emergenza di Barbarbarons e l’edificio dell’Assemblea Nazionale a Ile du Port.
Con una popolazione in crescita e un aumento della domanda di elettricità, il governo delle Seychelles ha riconosciuto la necessità di diversificare le fonti energetiche e ridurre la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili. Attualmente, la dipendenza dai combustibili fossili non solo espone il Paese alla volatilità dei prezzi globali del petrolio, ma contribuisce anche alle emissioni di gas serra, che aggravano il cambiamento climatico e minacciano i fragili ecosistemi per cui le isole sono famose. L’energia solare, con il suo abbondante potenziale nelle isole assolate, è emersa come una delle soluzioni chiave nella transizione energetica del Paese.
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com