Le foto-trappole sono diventate uno strumento indispensabile per catturare le immagini degli animali selvatici senza arrecare disturbo alla fauna. Lo sa bene Stefano Pecorella, che da molto tempo è impegnato nel documentare la vita dello sciacallo dorato europeo (Canis aureus moreoticus), un canide di taglia media che ha colonizzato a cominciare dagli anni ’80 e in modo del tutto spontaneo il nord Italia, e che oggi si riproduce già a sud del Po.
Lo sciacallo ha allargato il suo areale in modo spontaneo, con una presenza sempre più diffusa, a partire dalle popolazioni della penisola balcanica. Questa specie è ancora molto spesso confusa con il lupo, anche se è di taglia decisamente più piccola. Lo sciacallo è un animale molto elusivo, che vive in coppie o in piccoli gruppi famigliari, trascorrendo buona parte della giornata nel folto del bosco per andare a caccia con l’oscurità. Per far nascere i cuccioli le coppie sfruttano cavità del terreno e le tane scavate dai tassi, che trovano all’interno di queste macchie inaccessibili.
Proprio per il suo comportamento è necessario l’impiego delle foto trappole per riuscire a documentarne la vita. Un lavoro paziente che comporta l’individuazione delle tane nei mesi invernali, in modo da poter piazzare le fototocamere, pronte per essere attive a primavera, quando nascono i cuccioli. In questo modo il fotografo naturalista Stefano Pecorella questa primavera è riuscito, dopo anni di tentativi, a raccogliere molte immagini della vita sociale di questo canide, riprendendo i piccoli sciacalli fin dalle loro prime uscite dalle tane.
Le ultime riprese risalgono allo scorso maggio e hanno per protagonisti un maschio e una femmina di sciacallo dorato con i loro tre cuccioli.
Queste immagini saranno presto raccolte in una pubblicazione a carattere scientifico, che documenterà la vita sociale dello sciacallo dorato.
Nell’attesa, chi volesse approfondire lo può fare a questo link
Uno degli obiettivi che si era prefissato Stefano Pecorella era proprio quello di far conoscere questa specie, entrata a pieno titolo nella fauna italiana. Lo sciacallo dorato è un animale adattabile, con una dieta molto variabile, nutrendosi anche di vegetali, animali morti e rifiuti.
Ed è proprio la corretta gestione dei rifiuti uno dei punti cardine di cui le amministrazioni pubbliche e i cittadini devono preoccuparsi, per evitare che diventino attrattivi per gli animali selvatici, creando l’occasione per indesiderati avvicinamenti agli insediamenti umani. Un’attenzione che eviterebbe i molti conflitti che si stano generando con cinghiali, orsi ma anche con i lupi.
Dopo tutti questi anni trascorsi a seguire la vita degli sciacalli ora Pecorella ha in mente di dedicarsi a nuovi progetti, seguendo sempre con attenzione l’evoluzione della diffusione di questa specie, che avrà sempre un posto speciale nel suo cuore.
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