La costa orientale australiana si sta lentamente riprendendo dalle forti tempeste che hanno colpito la regione del Nuovo Galles del Sud e che sono costate la vita a numerose persone.
Alcune aree della regione hanno ricevuto circa 400 mm di pioggia in 3 giorni e l’alta marea e le forti onde hanno causato gravi danni alle abitazioni e alti livelli di erosione delle spiagge.
Nonostante i sistemi di bassa pressione si abbattano su quest’area con una frequenza di circa sette/otto tempeste annuali, è inevitabile pensare se effettivamente ci siano delle correlazioni tra il cambiamento climatico e l’intensità e frequenza di questi eventi.
La traiettoria dei cicloni
I modelli climatici suggeriscono che i cicloni che si spostano all’interno delle mezze latitudini, tenderanno a virare verso sud. Questo spostamento comporta una graduale riduzione delle piogge durante l’inverno nelle aree a sud-ovest e sud-est del continente australiano. Questi modelli suggeriscono inoltre, che le condizioni atmosferiche che causano la formazione delle East Coast Lows (aree di bassa pressione che portano alla formazione di tempeste), potrebbero diminuire del 25-40% entro la fine del secolo.
In generale quindi, si prevede che questi sistemi di bassa pressione diventeranno meno frequenti tra maggio e ottobre; ma risulta difficile prevedere se queste tempeste potrebbero divenire più frequenti nei mesi estivi.
La causa delle forti tempeste
Finora abbiamo parlato delle tempeste più comuni che avvengono con una regolarità di circa 22 all’anno. In realtà, sono quelle più rare e con violenza maggiore che ci si aspetta potrebbero diventare più frequenti a causa del cambiamento climatico. Il surriscaldamento degli oceani comporta un’umidità maggiore e di conseguenza un aumento nell’intensità delle piogge. Questi eventi più rari, come quello avvenuto nel giugno del 2016 e giugno 2007 nella città di Newcastle a nord del Nuovo Galles del Sud, si prevede potrebbero aumentare di frequenza di circa 7% per ogni grado di riscaldamento globale. Tenendo in considerazione che le previsioni attuali di riscaldamento globale superano facilmente i 2 gradi celsius, risulta semplice capire che, nonostante i sistemi di bassa pressione siano in diminuzione le frequenza delle tempeste più intense è in aumento. È necessario anche riaggiustare le previsioni basandosi su un livello oceanico più alto che causa maggiori danni a livello costiero, soprattutto in Australia dove le coste si trovano ad a pochi metri sul livello del mare.
In conclusione, risulta molto complesso e incerto comprendere pienamente i futuri cambiamenti a cui assisteremo nelle tempeste australiane, ciò che è certo è che ci troviamo in un momento di transizione e riassestamento delle condizioni climatiche, un processo che potrebbe richiedere centinaia o migliaia di anni.
Nel frattempo è importante fare attenzione per i futuri sviluppi immobiliari che, soprattutto in Australia, si stanno mostrando a rischio.
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