L’estinzione della focena del Golfo di California (Phocoena sinus), o vaquita, è questione di giorni. Secondo le ultime stime, la popolazione di questo piccolo cetaceo – specie endemica del Golfo della California – ammonterebbe ad appena 30 individui.
Vittima della pesca del totoba
La minaccia per la vaquita viene della Cina. Questo animale marino, infatti, è vittima della pesca con le reti da posta finalizzate alla cattura di un’altra specie, anch’essa non meno minacciata: il totoba (Totoaba macdonaldi). Secondo la medicina tradizionale cinese, infatti, alla vescica natatoria del totoba sarebbero attribuite proprietà curative. Peccato che nelle reti finiscano molto spesso anche queste rare focene. Per questo motivo, dal 2011 a oggi la popolazione di vaquita è calata del 90%. Una condizione di minaccia che è valsa alla focena l’appellativo di “panda dei mari”.
Le azioni urgenti per salvare la vaquita
Il bando all’uso delle reti da posta imposto dal presidente del Messico Enrique Peña Nieto scadrà a giorni. Se il divieto non dovesse venir rinnovato, per la vaquita non ci sarebbe alcuno scampo.
«È una corsa contro il tempo – ha detto Chris Gee, del WWF UK -. L’ultima speranza per la vaquita è che il governo del Messico metta in campo misure urgenti per la sua protezione». Il WWF ha anche lanciato una raccolta firme indirizzata proprio al presidente del Messico, al fine di chiedere maggiore tutela per una specie tanto minacciata.
Intanto, a fianco della vaquita si è schierato anche Leonardo DiCaprio. La star di Hollywood, con un tweet, ha invitato tutti a supportare le campagne a favore della salvaguardia di questa specie. Prontamente è arrivato anche il tweet di risposta del presidente Nieto, che ha assicurato che sarà fatto tutto il possibile per salvare la vaquita.
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