A nessun uomo può capitare un evento che non spetti all’uomo, né a un bue può accadere ciò che non spetta al bue, né alla vite ciò che non spetta alla vite, né a una pietra ciò che non spetta alla pietra. Se dunque ad ogni cosa capita ciò che è solito e naturale, perché mai dovresti provar fastidio? La natura comune non ha prodotto nulla che tu non possa sopportare.
Marco Aurelio, Pensieri
Perché ci arrendiamo di fronte alle difficoltà? Perché non riusciamo a ritrovare le energie che abbiamo dentro di noi? La nostra indole umana segue la propria dimensione; non vi è nulla che non sia stato ricamato e cucito sulla nostra misura. Anche se in genere può sembrare il contrario. Marco Aurelio ricorre alla Natura, per poter spiegare un concetto molto semplice: ogni cosa ha un suo senso ed ad ogni cosa capita ciò che è solito e naturale.
Quello che succede ad un bue non può succedere ad una capra; quello che capita ad un serpente non può capitare ad un leone; ciò che succede ad una vite non può succedere ad un pino; ciò che capita ad una pietra non può capitare ad un pesce; e così via …
Ancora una volta possiamo notare come la Natura abbia un suo fondamentale e misterioso equilibrio, dal quale non possiamo far altro che imparare (invece che distruggerlo).
È come se potessimo acquisire un determinato tipo di energia dalla Natura, per capire che anche quello che capita ad un essere umano, capita perché lui, e soltanto lui, può sopportarlo.
Se anche Marco Aurelio lo ricorda, tra altri autorevoli maestri, e si fa portavoce di un messaggio tanto importante, vale senz’altro la pena di prenderlo in considerazione.
Marco Aurelio fu imperatore di Roma dal 161 d.C. al 180, anno della morte. Di ciò che scrisse ricordiamo Pensieri.
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