Qualche giorno fa l’ufficio stampa di una Casa produttrice di pneumatici ha diffuso la notizia di un nuovo modello “resistente ai morsi della martora”! Proprio così, avete inteso bene, della martora, un carnivoro che in grande parte dell’Europa non è neppure comune ed è legato agli ambienti forestali più integri.
In effetti la notizia si è rivelata un pesce d’aprile ben costruito, al quale hanno abboccato innumerevoli testate e siti web. Facendo qualche ricerca, però, si scopre che in questa vicenda un fondo di verità c’è. In Germania e Lussemburgo (ma, in misura minore, anche in Belgio e Francia) le “marder” – una parola tedesca che indica i mustelidi come la martora e la faina – hanno una particolare avversione per le automobili. In particolare, esiste una vasta documentazione scientifica che dimostra (www.carnivoreconservation.org/files/thesis/herr_2008_phd.pdf) che le faine, ormai piuttosto comuni in moltissime città europee, si infilano nel vano motore dei veicoli parcheggiati e mordono le componenti in gomma, come cavi e guarnizioni, fino a danneggiarle completamente, con grande ira degli automobilisti coinvolti. In primavera e inizio estate gli incidenti sono così comuni da aver richiesto la produzione di appositi kit “anti-marder”, ad emissioni di ultrasuoni, oppure a base di repellenti chimici da mettere sulle componenti in gomma del motore.
Viene spontaneo chiedersi perché questi carnivori debbano prendersela con le automobili, e con questa perseveranza, proprio nella buona stagione. Il motivo è che il vano motore delle automobili è utilizzato come rifugio temporaneo dalle faine cittadine, che godono anche del calore residuo del motore. In primavera inoltrata, però comincia la stagione riproduttiva e i maschi marcano ossessivamente il territorio sotto il loro controllo (vano motore delle auto compreso), con emissioni di urina ed escrementi. Il dramma nasce quando le automobili vengono spostate dai proprietari e finiscono nel territorio di altre faine, le quali, durante il giro di pattugliamento notturno, scoprono le tracce odorose di maschi rivali. Questa “intrusione” manda su tutte le furie i maschi residenti che si accaniscono verso le componenti in gomma del motore, le uniche vulnerabili e impregnate dei segnali odorosi degli avversari.
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