Per togliere quella patina di grigio da polveri sottili, anche una goccia di pittura può fare un mare di differenza!
E così a Milano è arrivato il murale che assorbe l’inquinamento dell’aria: una parete mangia-smog e nello stesso tempo un’installazione artistica, ecologica e permanente, donata alla città di Milano da Worldrise, la ONLUS che si occupa di conservazione e valorizzazione dell’ambiente marino. L’opera “Anthropoceano” dello street artist di fama internazionale Federico Massa, in arte Iena Cruz, unisce street art e sensibilizzazione ambientale.
Squali e balene tra i palazzi
L’opera ripercorre il percorso della plastica: dalla sua origine, il petrolio, fino all’impatto ambientale che troppo spesso ne deriva. Allo stesso tempo, raffigurando alcune delle creature marine più affascinanti e minacciate, invita a riflettere su altre problematiche legate allo sfruttamento delle risorse naturali di cui sono vittime squali e balene. «Abbiamo voluto portare tra le strade di Milano, attraverso la street art, la bellezza e la fragilità del mare», spiega Mariasole Bianco, presidente di Worldrise. L’inquinamento non è solo plastica, ma anche smog. Per questo, l’opera è stata realizzata con Airlite, una pittura che permette di ridurre l’inquinamento atmosferico. Infatti, attivandosi con la luce, riduce la percentuale di biossido di azoto nell’aria dell’88%, un’azione equivalente a quella svolta da circa 330 m2 di terreno ricoperto da alberi. Tra i tanti edifici milanesi che si sono candidati per ospitare l’opera ha prevalso uno in via Viotti, nella zona di Lambrate.
Donna per l’ambiente
A Mariasole Bianco (la prima a destra, nella foto), co-fondatrice e presidente di Worldrise Onlus, è stato di recente assegnato il premio “Donnambiente 2019”, quale riconoscimento per la sua attività di biologa marina, esperta oceanografa e punto di riferimento in ambito nazionale e internazionale per le politiche legate alla tutela degli oceani e allo sviluppo sostenibile.
Info
www.worldrise.org – www.mariasolebianco.com
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