Vi siete accorti che i vecchi sacchetti di plastica, quelli, per intenderci, che utilizzavamo al supermercato, sono andati in pensione? Con la fine dell’estate e l’inizio della stagione fredda, scattano pesanti sanzioni se la cosiddetta shopper non è in regola, il che, significa, che deve essere adatta per la raccolta dell’umido o per lo meno in plastica riutilizzabile.
I 31mila negozi e ambulanti di Milano e provincia sono stati tutti contattati e messi al corrente del pericolo in cui incorrono grazie anche a mail mirate, newsletter e a una sostenuta campagna social. La borsa amica dell’ambiente è già largamente diffusa ma la campagna mira a toccare tutte quelle realtà (e sono parecchie) che non si sono ancora messe in regola. Per quanto riguarda la città di Milano, secondo un’indagine della Camera di Commercio del capoluogo meneghino, l’impegno ambientale è in crescita: i milanesi dedicano infatti 24 ore all’anno per la raccolta differenziata, che significa almeno 4 minuti al giorno.
Un altro dato da sottolineare è che il classico sacchetto di plastica è in netta minoranza per fare la spesa, usato da 1 persona su 3, mentre prevale la borsa propria per 3 milanesi su 5. “Grazie a questa campagna, Camera di Commercio e Confcommercio tutelano le imprese da un lato e la collettività dall’altro. L’obiettivo è di non compromettere la raccolta dell’umido con sacchetti che in realtà non sono biodegradabili. Una campagna rivolta a chi ancora non è informato ed è in difficoltà. Un orientamento anche per il consumatore ad utilizzare i sacchetti corretti per la raccolta dell’umido”, ha dichiarato Massimo Ferlini, membro di giunta della Camera di Commercio di Milano. “Sappiamo che la coscienza ambientale dei milanesi è sempre più consapevole e viva”, gli ha fatto eco Marco Versari, presidente di Assobioplastiche.
[sc:AlessiaSironi ]
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