Milano è la città italiana più attenta alla mobilità sostenibile.
Il capoluogo lombardo è stato incoronato dall’ultimo report di Greenpeace Living. Moving. Breathing che ha messo a confronto le prestazioni delle quattro maggiori città italiane.
I parametri presi in considerazione
Le quattro città – Milano, Roma, Palermo e Torino – sono state valutate alla luce di cinque differenti indicatori: sicurezza stradale, qualità dell’aria, gestione della mobilità, trasporti pubblici e mobilità attiva.
In termini di punteggi complessivi, Milano stacca nettamente le altre tre. Tra queste ultime (Torino seconda, Roma terza e Palermo ultima) le differenze di punteggio non sono marcate, ma i punteggi specifici ottenuti sui diversi parametri mostrano uno spaccato delle grandi differenze tra questi quattro contesti urbani.
Come cambia la mobilità da città a città
La città meneghina ha fatto registrare buone performance in materia di trasporto pubblico e mobility management; questi stessi indicatori hanno, invece, maggiormente determinato il risultato negativo di Palermo.
Nel complesso, tutte le città italiane mostrano tassi di mobilità attiva – vale a dire uso della bicicletta e spostamenti pedonali – molto più bassi di quelli di altre città europee e un livello di sicurezza stradale preoccupante.
Su questo fronte, Torino è risultata essere la città con le strade più insicure, vale a dire con il più alto numero di morti tra pedoni e ciclisti in rapporto alla popolazione.
La capitale, invece, mostra carenze sul lato della mobility management dal momento che l’impiego dei mezzi di trasporto privati non è minimamente disincentivato. Questo determina anche una mobilità fortemente congestionata, con un incremento di circa il 40% dei tempi di spostamento causato proprio dall’alto numero di automobili presenti sulle strade; livelli di traffico che a Palermo sono anche superiori.
La qualità del trasporto pubblico è forse l’indicatore sul quale si registrano le distanze maggiori tra i quattro modelli cittadini: a Milano i servizi sono in media con quelli delle altre metropoli europee mentre a Torino il servizio pubblico è meno efficiente e utilizzato. Maglia nera, invece, per Roma e Palermo dove ancora troppo spesso si ricorre all’auto per gli spostamenti in città.
Infine, per quanto riguarda la disponibilità di servizi di bike e car sharing, questa risulta buona a Milano ma scarsa a Roma, soprattutto in rapporto alla superficie della città.
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