Nella mia attività di prof di scienze naturali ho capito che, fin dove è possibile, risulta più efficace veicolare le nozioni servendosi di “armi collaterali”; tipo la musica. Per ogni modulo che insegno – infatti – dalla citologia, alla astronomia, dalla geologia, alla biochimica – cerco sempre di coinvolgere le note per raccontare meglio un certo argomento. E così scopro che esistono un mucchio di personaggi che, facendo musica, finiscono per trattare argomenti a dir poco… scientifici. La lista sarebbe infinita, ma oggi mi sono preso la briga di raccontarne un po’. Inizierei dai They Might Be Giants, un gruppo americano. Andava forte nelle università statunitensi degli anni Ottanta e Novanta. Oggi, di certo in Italia, se li filano in pochi. Hanno scritto una bellissima canzone dedicata alla paleontologia, e il titolo è quanto mai eloquente: “I’m A Paleontologist”; mischia pop alla XTC ed evoluzione darwiniana. Con un brillante video. I Semisonic – alt rock band da Minneapolis – propongono un brano molto orecchiabile, che però non sarebbe nulla se non fosse per il contenuto, a base di… atomi! Il titolo? Naturalmente, “Chemistry“. La vita su Marte è un enigma che continua imperterrito a sollecitare gli scienziati. Ma anche i musicisti se lo domandano, e fra i primi a porselo ci fu un gigante del music business: David Bowie. Anche in questo caso il titolo basta alla disanima: “Life On Mars“. E se vogliamo mantenere il tema astronomico, impossibile tralasciare un gioiello scritto dal Beatle George Harrison che parafrasa perfettamente l’amore per la nostra stella, che emana calore da 4,5 miliardi di anni e altrettanti ne avrà prima di trasformarsi in una gigante rossa e abbrustolire gran parte dei pianeti che la circondano. È “Here Comes The Sun”. Al di là però di epigoni che hanno fatto la storia del rock, ci sono anche ragazzi molto meno famosi (ma altrettanto talentuosi) che non possono prescindere dall’amore per la scienza e per la musica. Ed è così che sono nati progetti come gli A Capella Science. Che descrivono argomenti complicatissimi come l’entropia, con un’audacia e una leggerezza assolutamente encomiabili. A capo c’è un fisico olandese di nome Timothy Blais.
E infine, se proprio volessi tirarmi in causa, ci sarebbe anche il sottoscritto. Nelle ultime settimane, infatti, mi sono occupato di respirazione cellulare, glicolisi e ciclo di Krebs. E avendo avuto un giorno l’ispirazione, ecco la mia umile creatura, la prima canzone della storia dedicata al ciclo dell’acido citrico.
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