Oggi con la televisione e Internet i tempi di diffusione delle notizie e, quindi, anche delle bufale si sono ridotti drasticamente. Su Facebook e sugli altri social network le persone tendono a condividere fatti sensazionalistici senza verificare quanto ci sia di vero. Smontare una bufala costa fatica, mentre per diffonderla basta un click, così queste storie continuano a diffondersi, oggi più che mai.
In più, chiunque può creare una pagina sul web selezionando le informazioni per costruire un quadro che non è necessariamente realistico. Ci sono addirittura pagine web satiriche con taglio giornalistico che presentano vicende del tutto fasulle come reali. Non sempre il tono degli articoli è dichiaratamente ridicolo e molti non se ne accorgono. Così compaiono fotomontaggi con stranissimi mostri marini e insetti grandi come cani, ma ovviamente è tutto falso. Queste notizie infondate sono il motivo delle dicerie e della cattiva reputazione, spesso non meritata, di molti animali.
S’impigliano nei capelli…
I pipistrelli percepiscono gli ostacoli grazie agli ultrasuoni – emissioni sonore ad altissima frequenza – che li guidano nel volo notturno e che sono indispensabili per catturare al volo gli insetti.
Il principio è semplice: l’animale emette un’onda sonora con uno stridìo e, grazie alle orecchie sviluppate, riceve e analizza l’eco riflesso per definire la posizione del bersaglio. Emissione del suono e ascolto sono perfettamente sincronizzati, in modo da non sovrapporsi.
Quando si avvicina alla preda o a un ostacolo, il piccolo mammifero volante aumenta la frequenza per avere una risoluzione maggiore. Si tratta dello stesso procedimento del radar, solo che quest’ultimo impiega onde elettromagnetiche e non sonore. Il sofisticato biosonar dei pipistrelli ha una “risoluzione” molto elevata (negli esperimenti gli animali hanno evitato facilmente fili di nylon tesi in una stanza) e consente quindi di evitare senza difficoltà anche i nostri capelli, compresi quelli delle pettinature più vaporose.
A volte i pipistrelli ci sfrecciano molto vicino, ma lo fanno perché sono sul punto di catturare una zanzara che ci sta girando attorno e non perché siano confusi. Non è neppure vero che i pipistrelli sono ciechi: molti tra loro vedono piuttosto bene anche di notte, ma il sonar è comunque uno strumento molto più preciso della vista per la caccia nell’oscurità.
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