Un’azione concreta per tutelare gli stock ittici del Mediterraneo fin’ora ignorati, come quello del pesce spada e degli squali mako e verdesca. La richiesta, mossa alla Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi (ICCAT), arriva direttamente da Oceana, la più grande organizzazione per la tutela dell’ambiente marino, che chiede che venga fatto per queste due specie quanto realizzato per la salvaguardia del tonno rosso. Nel 2006, infatti, a seguito anche di una forte pressione dell’opinione pubblica, l’ICCAT ha stabilito un piano di recupero per il tonno rosso, specie con un alto alto valore commerciale. Grazie alla messa in atto di stringenti misure di gestione, ora il tonno rosso inizia a mostrare i primi segni di recupero.
“Il 59% degli stock valutati sono sovra pescati e la metà di questi rimangono ancora privi di gestione o mal gestiti – ha spiegato Lasse Gustavsson, Direttore Esecutivo di Oceana in Europa -. Chiediamo a ICATT di dimostrare concretamente il suo impegno per la gestione sostenibile di altre specie pescate nel Mediterraneo, come appunto il pesce spada. Sul versante Atlantico, invece, sono necessarie con urgenza misure di gestione per squali commercialmente sfruttati, come il verdesca il mako.
Stando ai dati, gli stock di pesce spada sono notevolmente diminuiti a partire dagli anni ’80, fino a ridursi a livelli inferiori del 70% a quelli considerati sostenibili. Ad oggi, questa specie è catturata senza limiti e da una flotta di oltre 15.800 imbarcazioni. Le poche misure di gestione messe in pratica a oggi sono insufficienti ad assicurare che questo stock possa recuperare, soprattutto in considerazione del fatto che il 75% delle catture si compongono di giovani e che, dunque, non avranno la possibilità di riprodursi.
Per quanto riguarda gli squali, invece, la richiesta di Oceana è quella di definire i limiti di cattura basati su dati scientifici per lo squalo verdesca e lo squalo mako, così come consigliato dal comitato scientifico, proibire la ritenzione, sbarco e commercio dello squalo smeriglio, specie altamente minacciata e fermare la barbara pratica del taglio delle pinne agli squali, il cui corpo viene, solitamente, gettato a mare.
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