La casa giapponese ha inventato un nuovo schema di propulsore per la sua Mirai, che cammina grazie al Toyota Fuel Cell System (TFCS), un sistema che abbina la tecnologia delle celle a combustibile alla tecnologia ibrida. Un sistema che è molto più efficiente rispetto ai tradizionali motori a combustione interna, con eccellenti risultati in termini di rispetto per l’ambiente grazie all’assenza di CO2 e di agenti inquinanti. Per funzionare, il motore della Mirai è dotato di un pacco di celle a combustibile, un convertitore e i serbatoi di idrogeno ad alta pressione. Per molte sue caratteristiche il nuovo propulsore rappresenta un balzo in avanti significativo rispetto ai precedenti motori “a idrogeno” della stessa casa e della concorrenza.
La ricerca dell’efficienza
Il cuore di tutto il sistema è il nuovo pacco celle realizzato da Toyota che assicura una potenza massima di 114 kW (155 cavalli). La produzione dell’energia elettrica è estremamente efficiente: la quantità di acqua sulle membrane elettrolitiche delle celle ha un impatto fondamentale sulla produzione dell’energia elettrica. il controllo del volume si realizza mediante l’adozione di un sistema interno che regola la circolazione dell’acqua rilasciata in seguito alla produzione dell’elettricità, un sistema che consente al pacco celle di offrire la migliore efficienza a livello mondiale.
Altro elemento molto importante è il convertitore di potenza, che in questo modello è molto compatto. Questo sistema ad alta efficienza e capacità è stato realizzato per incrementare la tensione generata dal pacco celle fino a 650 volt. Riuscendo a incrementare la tensione, il nuovo convertitore ha consentito la riduzione delle dimensioni del motore e del numero di celle, abbattendo allo stesso tempo i costi del sistema e migliorando la performance della vettura.
Rispetto ai precedenti motori utilizzati sul modello FCHV-adv, i nuovi serbatoi dispongono di una capacità incrementata del 20% nonostante la riduzione sia del peso sia delle dimensioni, che consente al nuovo sistema di ottenere il miglior rapporto tra quantità di idrogeno e peso serbatoio a livello mondiale.
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