Il fossile del piccolo dinosauro chiamato Ciro, uno Scipionyx samniticus rinvenuto circa 40 anni fa a Pietraroja in Campania, è riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale come «uno dei fossili più importanti nella storia della paleontologia, conquistando la copertina di Nature per l’eccezionale stato di conservazione dei tessuti molli come muscoli e organi interni, incluso l’intestino, che di solito nei fossili non si rinvengono», come spiega Cristiano Dal Sasso, del Museo di Storia Naturale di Milano.
Rappresenta, quindi, un’opportunità unica per comprendere l’anatomia di tessuti molli e organi interni nei dinosauri, estinti da 65 milioni di anni e per investigare ancora più a fondo come si sia verificato il passaggio dai rettili agli uccelli, considerati dei “dinosauri moderni”.
Una tecnica usata per le rocce vulcaniche
Per comprendere appieno la sua anatomia, il Laboratorio di microtomografia dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha messo a disposizione dei paleontologi una tecnologia innovativa impiegata nello studio delle rocce vulcaniche.
Scopo delle attività dei ricercatori dell’INGV è raccogliere sezioni virtuali ad alta risoluzione del fossile e studiare dettagliatamente il suo scheletro e i tessuti con tecnologia 3D. In tal modo, i paleontologi potranno indagare più a fondo l’anatomia e la biologia del fossile e compararla con quelle dei rettili e degli uccelli moderni.
Le nuove analisi, effettuate in collaborazione con l’Università del Sannio e autorizzate dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Caserta e Benevento e patrocinate dalla Regione Campania, sono attualmente in corso nel laboratorio di Napoli dell’Osservatorio Vesuviano.
Una dissezione virtuale del fossile di dinosauro
«Attraverso la raccolta di migliaia di sezioni virtuali del fossile a una risoluzione di circa 30microns, si potrà condurre uno studio dettagliato dello scheletro e tessuti molli in 3D. Ciò renderà possibile una vera e propria “dissezione virtuale” del dinosauro per comprendere appieno la sua anatomia» spiega Lucia Pappalardo, responsabile del Laboratorio di microtomografia dell’Osservatorio Vesuviano.
Il fine ultimo dello studio scientifico è di comprendere più a fondo l’anatomia e la biologia di Ciro, comparandole con quelle di rettili ed uccelli moderni. La distribuzione degli organi interni, infatti, differisce notevolmente tra uccelli e coccodrilli, i cugini rettiliani più vicini agli uccelli attuali da un punto di vista evolutivo.
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