Pochi giorni fa, ancora una volta il fuoco criminale ha colpito la splendida isola di Pantelleria ed in particolare la pineta e le zone di macchia di Montagna Grande, il polmone verde dell’isola nonché la sua vetta più alta (836 metri), dove vivono decine di meravigliose specie animali, come la cinciarella algerina che in Italia nidificazione solo qui e ben 600 specie botaniche, di cui 8 endemiche.
Nonostante il suo status di riserva naturale orientata, il fuoco – quasi sicuramente di origine dolosa – l’ha pesantemente devastata, tra l’altro nel pieno della stagione riproduttiva e delle fioriture.
Il primo cittadino dell’isola, Salvatore Gabriele, ha parlato di “Atto criminale”, compiuto da coloro i quali vogliono impedire l’istituzione di un Parco nazionale sull’isola e ha invocato lo stato di emergenza.
Ora c’è solo da sperare che i disgraziati piromani siano assicurati alla giustizia e soprattutto che venga applicata la legge n.353 del 21/11/2000, che all’articolo 10 recita: “Le zone boscate e i pascoli i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco non possono avere destinazione diversa da quella preesistente all’incendio per almeno 15 anni”.
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