È una credenza popolare ritenere che i gufi abbiano sul capo delle grandi orecchie, simili quasi a cornetti. In realtà si tratta di ciuffetti di penne, la cui funzione è stata a lungo studiata dagli ornitologi.
Le orecchie, negli uccelli, non sono dotate di padiglioni auricolari esterni e visibili come negli esseri umani e negli altri mammiferi, pertanto, pur essendo presenti, sono costituite da cavità auricolari, che nel caso dei rapaci notturni sono celate dietro al disco facciale.
Qualcuno li ha, qualcuno no
I ciuffetti di penne dei gufi, chiamati anche ciuffi auricolari, sono molto evidenti nei gufi comuni, ma li troviamo – ma più piccoli – anche nell’Assiolo, nel Gufo di palude e nel grande Gufo reale, in quest’ultima specie disposti orizzontalmente.
I ciuffi auricolari non sono una peculiarità sempre presente nella morfologia degli Strigiformi. Infatti, negli allocchi, nei barbagianni e nelle civette la testa, che è particolarmente tondeggiante, ne è completamente sprovvista.
Dunque, qual è la funzione dei ciuffetti dei gufi?
Dopo diversi studi scientifici si è compreso che i ciuffetti di penne disposti sul capo del Gufo comune sono strettamente legati al mimetismo e correlati alle condizioni del rapace.
Ovvero, il Gufo comune solleva i ciuffetti auricolari quando è in stato di allerta o minacciato. Non solo, li utilizza per accentuare il mimetismo del suo piumaggio, che mette in atto allungandosi per sembrare più esile e confondersi con i tronchi degli alberi.
Al contrario, un gufo sonnecchiante e in fase di riposo mostrerà il piumaggio del corpo più lasso, quasi rigonfio e i ciuffetti saranno ripiegati e meno evidenti.
Dunque, se nel prossimo futuro avremo modo di imbatterci nella sagoma di un un gufo e noteremo i suoi ciuffi eretti, ricordiamo che sono in quella posizione perché il gufo è probabilmente in uno stato di allerta o di vigilanza attiva verso ciò che lo circonda. Un segnale per lasciarlo tranquillo.
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