Domani, giovedì 7 dicembre il Parco del Ticino e il Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Pavia (DICar) presenteranno i risultati della ricerca svolta per valutare il grado di accessibilità e di fruibilità di due tratti di sponde del fiume Ticino nella città di Pavia.
Il progetto si inserisce nell’ambito di un accordo quadro sottoscritto dal Dipartimento con il Parco per tutelare e valorizzare il paesaggio come patrimonio culturale e ambientale e favorire occasioni di dialogo e collaborazione su temi di interesse comune legati al paesaggio e alla sostenibilità delle attività che si svolgono all’interno del Parco.
L’obiettivo del progetto di ricerca PRECISO (PaRco dEl TiCino IncluSivO) è stato quello di analizzare lo stato di fatto di una porzione dei percorsi pedonali che costeggiano il fiume Ticino e di proporre possibili interventi e soluzioni, replicabili anche in altri contesti all’interno del Parco, per migliorare la fruibilità e l’accessibilità della rete ciclopedonale.
Questo studio consentirà di avere una mappatura dei luoghi di fruizione oltre che una serie di proposte per l’utilizzo dei materiali e di progettazione delle caratteristiche dei percorsi finalizzata all’abbattimento delle barriere architettoniche.
La ricerca è stata condotta secondo una metodologia consolidata dall’Università di Pavia nel corso delle esperienze, che prevede un approccio multidisciplinare con il coinvolgimento non solo di tecnici, ma anche di figure professionali che quotidianamente lavorano con le Associazioni che sostengono le persone con disabilità.
«La giornata del 7 dicembre sarà occasione per presentare i risultati raggiunti e le prospettive che questa prima collaborazione può aprire per rendere il Parco del Ticino più inclusivo. L’iniziativa consolida il rapporto tra il Parco e il mondo accademico, dando vita al primo progetto che interessa la fruibilità dei percorsi naturalistici del Parco, in ragione della vicinanza al centro urbano, anche a persone con disabilità» commenta il consigliere del Parco del Ticino, Fabio Signorelli.
I ricercatori si sono concentrati su due percorsi individuati come oggetto di indagine: sulla riva sinistra, il percorso che da Piazzale Tevere (Casa sul Fiume) conduce allo spiaggione della Sora e, sulla destra, dall’area VUL al Lido.
La rete escursionistica del Parco del Ticino si estende per oltre 700 km da Sesto Calende alla confluenza con il Po e attraversa ambienti e paesaggi di grande bellezza. Tale rete è frequentata da migliaia di persone a piedi, in bici e mountain bike, a cavallo, al cui interno è possibile individuare tratti che, come quelli oggetto di studio, possono essere migliorati in termini di accessibilità da parte del turista con ridotta capacità motoria o in sedia a rotelle, ma anche delle famiglie con bambini o di persone che per motivi di età hanno difficoltà a spostarsi o camminare a lungo.
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