Qualche giorno fa, immergendomi nelle acque dell’ Area Marina Protetta di Tavolara, ho avuto la buona sorte di filmare una creatura inconsueta, in cui desideravo imbattermi da molto tempo: il pesce ago.
Syngnathus typhle, comunemente detto pesce ago cavallino, è un vero e proprio maestro nell’ arte del mimetismo, e può rendersi invisibile anche all’occhio più esperto.
Simile al cavalluccio marino, – appartengono alla stessa famiglia – , il pesce ago cavallino è dotato di corpo affusolato e bocca rettangolare compressa ai lati. La livrea ha una colorazione che varia dal giallo, al verdastro, al bruno, come la vegetazione con cui si “confonde” per gran parte della vita. Sembra prediligere fondali ricoperti da praterie di Posidonia oceanica.
Inganna prede e predatori imitando il colore e la forma delle foglie di Posidonia che gli offrono riparo, riuscendo persino a riprodurne il movimento.
L’ istante in cui l’occhio umano riesce a svelare l’inganno è emozionante, all’improvviso ci si rende conto di essere al cospetto di un esperto illusionista, che aumenta le proprie probabilità di sopravvivenza pretendendo di essere una pianta innocua, o un’ alga indifesa.
La scheda del pesce ago
Nome scientifico: Syngnathus typhle
Famiglia: Syngnathidae
Dimensioni: può raggiungere i 35 cm
Distribuzione: Mar Mediterraneo, Mar Nero, Atlantico orientale
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