Le popolazioni dei gorilla sono più numerose di quanto fino ad ora si fosse pensato.
I dati arrivano da una ricerca condotta sul campo, che ha visto impegnati i ricercatori nella zona dell’Africa equatoriale, habitat naturale di questi primati.
Quali sono le più numerose
Secondo i biologi, sarebbero 361.900 gli individui di gorilla presenti in Africa, ben più dei 150-250mila che si credeva essere rimasti in Natura.
La popolazione più numerosa è composta dal gorilla di pianura occidentale (Gorilla gorilla gorilla) ma la ricerca ha anche constatato la presenza di 3.600 individui di gorilla orientale (Gorilla beringei) che vivono in una zona di circa 112 mila km² che comprende parte della Repubblica Democratica del Congo, dell’Uganda e del Ruanda; ci sono poi 800 individui di gorilla di montagna (Gorilla beringei beringei), sottospecie del gorilla orientale che è suddivisa in due subpopolazioni isolate: la prima si trova nella regione dei Monti Virunga, un’area di 440 km² al confine tra Ruanda, Uganda e Repubblica Democratica del Congo e l’altra, invece, presente in un’area di 330 km² all’interno del Parco nazionale di Bwindi, nell’Uganda sud-occidentale.
Infine, sono circa 200-300 i gorilla del Cross River (Gorilla gorilla diehli), sottospecie del gorilla occidentale che abita le foreste di latifoglie umide tropicali e subtropicali al confine tra Camerun e Nigeria.
Mantenere alta la guardia
La notizia positiva non deve però far abbassare la guardia sulla protezione di questi primati che rimangono ancora minacciati. «Nonostante i gorilla siano più di quanto previsto, le popolazioni di questo primate restano ancora vulnerabili – ha spiegato Fiona Maisel, della Wildlife Conservation Society -. I gorilla impiegano 11-12 anni per raggiungere la maturità sessuale e partoriscono un cucciolo ogni 4 anni. È chiaro come risulti molto lento l’incremento della popolazione».
Solo il 20% vive in aree protette
Inoltre, solo il 20% di questi primati abita in aree protette e questo li espone al rischio di incontri con i bracconieri. Ma non solo: l’habitat dei gorilla è anche minacciato dalla deforestazione. «È fondamentale pensare alla creazione di nuove aree protette – ha spiegato Fiona Maisel -. Un importante aiuto potrebbe venire dal Congo, hotspot dei gorilla e che potrebbe giocare un ruolo centrale nella conservazione della specie».
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