La notizia era stata diffusa a marzo e subito aveva scatenato la psicosi: un lupo si aggirava per vie di Porto Ercole, nel Comune di Monte Argentario, in provincia di Grosseto.
Proprio a seguito del presunto avvistamento, il primo cittadino si era rivolto alla Regione Toscana chiedendo un intervento urgente ed emettendo contestualmente un’ordinanza di divieto di alimentazione dei gatti liberi.
Successivamente, anche l’ISPRA, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, aveva dato il via libera alla posa di alcune gabbie al fine di catturare il presunto lupo. Questa autorizzazione, inoltre, consentiva l’uccisione degli eventuali ibridi catturati.
Trappole rimaste vuote
Ora, a distanza di oltre un mese dal posizionamento delle trappole, è giunta la conferma ufficiale che nessun lupo, nessun cane, nessun ibrido è stato catturato.
A quanto pare, quello avvistato era solo un cane di proprietà non correttamente custodito e lasciato vagare libero per le strade del paese.
«Adesso ci aspettiamo che il sindaco di Monte Argentario ritiri subito questa ordinanza illegittima con la quale aveva vietato l’alimentazione dei gatti liberi – ha detto la Lav –. Chiediamo anche di provvedere, contestualmente, ad applicare puntualmente la Legge 281/91 per la prevenzione del randagismo canino».
Nessuno tocchi gli ibridi
La Lega Anti Vivisezione ha espresso anche tutto il disappunto per la possibilità di uccidere gli ibridi eventualmente catturati.
«Saremmo stati pronti a denunciare chiunque avesse ucciso anche un solo ibrido», ha detto l’associazione animalista che ha anche rivolto un appello al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa affinché sia rapidamente approvato il Piano nazionale di conservazione del lupo, con l’esclusione della parte che prevede la possibilità di abbattere gli animali.
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