Il ritorno in molte zone del lupo, predatore prezioso per la biodiversità e gli ecosistemi, genera oggi nelle persone alcuni timori ampiamente ingiustificati. È quindi utile offrire ai frequentatori di ambienti naturali gli strumenti per conoscere meglio il lupo e imparare a relazionarsi con esso in modo consapevole.
Come vive il lupo?
I lupi sono animali con una complessa struttura sociale: vivono in nuclei familiari, detti “branchi” e occupano in maniera esclusiva un territorio nel quale non tollerano la presenza di altri lupi.
I territori occupati dai branchi sono molto estesi e hanno un’ampiezza che va dai 50 ai 200 km quadrati. All’interno del nucleo familiare generalmente si riproduce solo la coppia dominante, detta in passato “coppia alpha”, e solo una volta l’anno. Questa resta generalmente insieme per tutta la vita.
I lupi possono partorire da 2 fino a 9 cuccioli, ma si stima che la metà di questi non superi il primo anno. I giovani lupi, a partire dal secondo anno di vita, generalmente lasciano il branco di nascita alla ricerca di un territorio libero, nella speranza di incontrare un individuo di sesso opposto con cui dare origine a un nuovo branco.
I lupi, in questa fase definita “dispersione”, possono compiere spostamenti di centinaia e anche migliaia di chilometri.
Il numero di lupi che compone un branco varia durante il corso dell’anno.
Dalla primavera e fino al tardo autunno il branco sarà più numeroso avendo al suo interno i cuccioli nati da poco. Successivamente il branco si ridurrà di numero sia per il naturale processo di dispersione, sia a causa della mortalità dei cuccioli.
Dove vive il lupo in Italia?
Il lupo è sempre stato presente in Italia ed è un animale che negli ultimi tre secoli ha subito una persecuzione diretta da parte dell’uomo. Alla fine degli anni 70 del ‘900 si contavano circa un centinaio di esemplari in alcune remote aree dell’Appennino Centrale.
L’attuale diffusione della specie è stata determinata da un insieme di fattori:
- l’abbandono della montagna con il relativo aumento della superficie boscata
- la rigorosa protezione legale iniziata in Italia negli anni 70 del secolo scorso l’abbondanza di prede selvatiche
- la grande adattabilità a vivere in qualsiasi ambiente dove possa trovare cibo e riparo
- il naturale processo di dispersione, che porta i nuovi nati a lasciare il branco in cerca di un nuovo territorio e di un partner.
Per queste ragioni è tornato autonomamente a occupare gran parte del territorio del nostro Paese, dalle zone montuose fino a quelle costiere.
Oggi il lupo è presente in tutta la penisola, dalle cime delle Alpi fino alle spiagge della Toscana e della Puglia. Inoltre il lupo da diversi anni è una presenza stabile anche nella Pianura Padana.
In Italia ed in tutta Europa non è mai stata effettuata alcuna reintroduzione del lupo. Talvolta alcuni individui vengono catturati per finalità di ricerca scientifica o recuperati in cattivo stato di salute e, dopo esser stati curati, vengono rilasciati in natura nei pressi della zona di rinvenimento, dotati di collare satellitare GPS per monitorarne gli spostamenti e studiarne le abitudini.
Presenza e distribuzione del lupo nell’arco alpino italiano 2020/2021
Stima dei lupi presenti in Italia
- Regioni alpine = min. 822 – max 1099
- Italia peninsulare = min. 2020 – max 2645
Fonti: Marucco F., E. Avanzinelli, M. V. Boiani, et al. (2022) – Aragno P., Salvatori V., Caniglia R., De Angelis D. et al. (2022).
Relazioni tecniche dell’Attività di monitoraggio nazionale nell’ambito del Piano di Azione del lupo ai sensi della Convenzione ISPRA- MITE e nell’ambito del Progetto LIFE 18 NAT/IT/000972 WOLFALPS EU.
Questo articolo è estratto del piccolo vademecum informativo “Conoscere il lupo” per scoprire come vive il predatore, come si comporta e come relazionarci con esso, realizzato dall’associazione “Io non ho paura del lupo” e scaricabile gratuitamente su www.iononhopauradellupo.it
(continua…)
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