Pubblichiamo a puntate un estratto del piccolo vademecum informativo “Conoscere il lupo” per scoprire come vive il predatore, come si comporta e come relazionarci con esso, realizzato dall’associazione “Io non ho paura del lupo” e scaricabile gratuitamente su www.iononhopauradellupo.it
La presenza del predatore, oggi diffuso in tutto il nostro Paese, genera nelle persone forti emozioni spesso contrapposte, che rendono necessario offrire sia ai cittadini che ai frequentatori di ambienti naturali gli strumenti per imparare a conoscere questo grande carnivoro per relazionarsi con esso in modo consapevole.
Chi è il lupo?
Il lupo, nome scientifico Canis lupus, è un mammifero appartenente alla famiglia dei Canidi così come volpe, coyote, sciacallo e il nostro cane domestico.
È un predatore al vertice della catena alimentare, principalmente carnivoro, che si caratterizza per la grande adattabilità a diversi ambienti. In Italia i lupi hanno un’altezza compresa tra i 50 e i 70 centimetri, una lunghezza di circa 110 centimetri e una coda lunga circa 35 centimetri. Il manto tende al grigio durante l’inverno e al rossiccio durante l’estate. Il peso di un lupo in Italia può arrivare a poco più di 40 chilogrammi, con i maschi più pesanti e grossi delle femmine. Per meglio comprendere le dimensioni di un lupo, possiamo paragonarle a quelle di un cane pastore tedesco.
I cani liberi e incustoditi, specie in ambiente naturale, possono essere scambiati con il lupo. Inoltre alcune razze di cane, come il cane lupo cecoslovacco, sono molto simili nell’aspetto al lupo e possono essere scambiate con il predatore, anche a causa della spiccata tendenza di questi cani ad allontanarsi per periodi prolungati dai propri giardini o dalle proprie aree di custodia. Prima di gridare “al lupo” sarà quindi necessario essere sicuri di non trovarci dinnanzi a un cane.
A cosa serve il lupo?
Il lupo è un elemento fondamentale degli ecosistemi e la sua presenza comporta diversi benefici per l’ambiente.
Il lupo preda principalmente ungulati selvatici come cinghiali, caprioli, cervi e daini e si rivolge alle prede più facili da catturare come animali giovani, debilitati o malati; in questo modo non solo contribuisce a limitare un’eccessiva proliferazione degli ungulati, ma anche a selezionare gli animali più forti a discapito dei più deboli, migliorando così le caratteristiche delle specie che preda.
Numerosi studi hanno inoltre evidenziato come il lupo sia efficace nel contenere diverse patologie della fauna selvatica che si possono trasmettere anche al bestiame domestico. Inoltre è importante specificare che la presenza del lupo, così come di altri grandi predatori, può generare interesse turistico verso le aree naturali, così come forti conflitti con le attività d’allevamento.
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