Sempre più di frequente, i radiocollari vengono utilizzati dai biologi per monitorare i comportamenti degli animali. Tuttavia, secondo una recente ricerca dell’università canadese di Carleton, questi dispositivi esporrebbero gli animali all’attacco dei bracconieri, che riuscirebbero a localizzarli intercettando i segnali radio trasmessi proprio dai dispositivi.
«Ultimamente ci stiamo rendendo conto che i buoni propositi di questi progetti possono nascondere delle insidie», ha spiegato alla BBC il biologo Steve Cooke, sottolineando come – in passato – non sia mai stata prestata attenzione a questo problema.
I precedenti
Il team del professor Cooke ha preso in analisi alcuni casi che mostrano chiaramente come i bracconieri siano riusciti a localizzare le prede basandosi sui dati trasmessi dai radiocollari.
I precedenti riguardano alcuni squali monitorati in Australia, ma anche le tigri del bengala in India e, negli Stati Uniti, alcuni lupi.
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