Nell’Appennino martoriato dal terremoto, la scoperta di un piccolo fiore restituisce speranza nel futuro. Si tratta di nuova specie di ranuncolo ed è stata scoperta nel territorio di Amatrice, tra i prati umidi in prossimità del centro abitato del piccolo borgo devastato dal sisma dello scorso agosto. Il suo nome è Ranunculus giordanoi ed è una specie endemica che, dunque, vive solo in questa porzione dei Monti della Laga.
La notizia è stata resa nota dai ricercatori del Centro Ricerche Floristiche dell’Appennino – gestito dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga in convenzione con l’Università di Camerino – che hanno interpretato la scoperta del fiore come un segno di buon auspicio per un territorio messo tanto a dura prova dalle calamità naturali.
Ranunculus giordanoi è stato così chiamato in omaggio a uno dei figli degli autori della scoperta e, più in generale, a tutti i bambini.
Ricchezza botanica unica
Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è quello con il maggior numero di specie botaniche in Europa, nonché uno dei più ricchi al mondo. La specie di ranuncolo va ad aggiungersi ad un patrimonio floristico estremamente ricco e interessante, che conta già ben 2643 piante.
«Questo è un primato che ci inorgoglisce e che ci spinge a rafforzare l’impegno a favore dei nostri territori – ha commentato il Presidente dell’Ente Tommaso Navarra –. Speriamo che la specie di Ranuncolo, descritta per la prima volta proprio ad Amatrice, sia simbolo di rinascita per le comunità locali».
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